Scoperta una “pietra di confine” con la scritta “Shabbat” in ebraico
Un’antica iscrizione su pietra della parola “Shabbat” (sabato) è stata scoperta questa settimana vicino al lago di Tiberiade: si tratta della prima e finora unica scoperta di un “confine dello Shabbat” in ebraico. L’incisione, che si trova nella comunità di Timrat, in Bassa Galilea, sembra risalire al periodo romano o bizantino.
La notizia dell’iscrizione, scoperta per caso domenica da un visitatore che passeggiava sul terreno della comunità, ha rapidamente raggiunto Mordechai Aviam, capo dell’Istituto per l’Archeologia della Galilea del Kinneret College. “Questa è la prima volta che troviamo un’iscrizione del limite dello Shabbat in ebraico – dice – Le lettere sono così chiare che non c’è dubbio che la parola sia Shabbat”.
Aviam spiega che gli ebrei che vivevano nella zona in epoca romana o bizantina (secoli I-VII e.v.) probabilmente usavano la pietra per delimitare il confine entro cui potevano viaggiare il giorno di sabato. La Bassa Galilea dell’antichità e dell’alto Medio Evo aveva una popolazione a maggioranza ebraica: molti dei saggi talmudici avevano toponimi indicativi delle comunità della Galilea.
L’incisione scoperta a Timrat è il primo e unico segno di “confine del Shabbat” mai scoperto in ebraico: un’iscrizione simile è stata trovata nelle vicinanze dell’antico villaggio di Usha, nella Galilea Occidentale, ma il testo era scritto in greco.
Aviam ed i suoi colleghi intendono avvalersi di aiuti sul posto per cercare di trovare altre iscrizioni nelle aree vicine, e poi pubblicare i risultati delle loro ricerche su una rivista accademica. “Ciò rappresenta un legame bello e affascinante, sia emotivo che archeologico, tra il nostro mondo moderno e l’antichità – dice Aviam – Sicuramente per quelli di noi che sono religiosamente osservanti, ma anche per quelli tra noi che sono laici e che si godono una passeggiata il sabato, è bello sapere che camminiamo in posti dove la storia ebraica era ben viva duemila anni fa”.
La notizia dell’iscrizione, scoperta per caso domenica da un visitatore che passeggiava sul terreno della comunità, ha rapidamente raggiunto Mordechai Aviam, capo dell’Istituto per l’Archeologia della Galilea del Kinneret College. “Questa è la prima volta che troviamo un’iscrizione del limite dello Shabbat in ebraico – dice – Le lettere sono così chiare che non c’è dubbio che la parola sia Shabbat”.
Aviam spiega che gli ebrei che vivevano nella zona in epoca romana o bizantina (secoli I-VII e.v.) probabilmente usavano la pietra per delimitare il confine entro cui potevano viaggiare il giorno di sabato. La Bassa Galilea dell’antichità e dell’alto Medio Evo aveva una popolazione a maggioranza ebraica: molti dei saggi talmudici avevano toponimi indicativi delle comunità della Galilea.
L’incisione scoperta a Timrat è il primo e unico segno di “confine del Shabbat” mai scoperto in ebraico: un’iscrizione simile è stata trovata nelle vicinanze dell’antico villaggio di Usha, nella Galilea Occidentale, ma il testo era scritto in greco.
Aviam ed i suoi colleghi intendono avvalersi di aiuti sul posto per cercare di trovare altre iscrizioni nelle aree vicine, e poi pubblicare i risultati delle loro ricerche su una rivista accademica. “Ciò rappresenta un legame bello e affascinante, sia emotivo che archeologico, tra il nostro mondo moderno e l’antichità – dice Aviam – Sicuramente per quelli di noi che sono religiosamente osservanti, ma anche per quelli tra noi che sono laici e che si godono una passeggiata il sabato, è bello sapere che camminiamo in posti dove la storia ebraica era ben viva duemila anni fa”.
Ecco la pietra con l'incisione "Shabbat" - S B T
(Da: Jerusalem Post, 12.07.11)