Volontari nella città della Maddalena
di Carlo
Giorgi | maggio-giugno 2012 da www.terrasanta.net
Cercansi volontari per accogliere i pellegrini nel
sito archeologico della Maddalena. Esistono molti modi di fare volontariato in
Terra Santa: c'è chi intreccia gemellaggi con comunità cristiane locali e chi
pota gli ulivi secolari dei conventi della Custodia; chi sostiene il Caritas
Baby Hospital di Betlemme (o altre istituzioni) e chi fa adozioni a distanza.
Da oggi è possibile prepararsi a una nuova forma di
volontariato: quello della «custodia archeologica». All’inizio del 2013,
infatti, verrà aperto al pubblico il sito dell’antica città di Magdala, sulle
sponde del lago di Tiberiade. Per garantirne l’apertura è stata lanciata una
specifica campagna «di reclutamento» di volontari. Magdala, la città di Maria
Maddalena, la donna di cui parlano i Vangeli, sorgeva a pochi chilometri da
Cafarnao, nella regione in cui il Signore predicava il regno dei cieli,
ammaestrava le folle e guariva. Sui resti di Magdala, che ai tempi di Gesù era
un importante centro di almeno 30 mila abitanti, gli archeologi della Custodia
lavorano da decenni, e gli scavi hanno riservato sorprese incredibili: ad
esempio, è stata scoperta un’antica sinagoga, un luogo di culto in cui è
plausibile che Cristo stesso abbia pregato il Padre; sono tornate alla luce le
terme di epoca romana della cittadina, sia quelle maschili sia quelle
femminili. E nelle terme femminili sono state trovate fiale di profumo ancora
intatte. Fiale che non possono che farci pensare al passo evangelico in cui una
donna, forse la Maddalena stessa, versa commossa profumo sui piedi del Signore.
Il sito di Magdala, insomma, potrebbe diventare una
meta immancabile per i pellegrinaggi cristiani del prossimo futuro. Il problema
è, ora, di garantirne l’apertura. In questa prospettiva appare provvidenziale
l’accordo stretto tra Custodia di Terra Santa e Ufficio pellegrinaggi della
diocesi di Vicenza; un accordo per cui l’organismo della città veneta si è
offerto di formare e inviare volontari in Terra Santa, con la finalità di
soddisfare le esigenze legate all’apertura al pubblico.
«Quando posso, nei periodi di pausa dei miei studi,
vado a Magdala ad aiutare negli scavi - racconta don Gianantonio Urbani,
sacerdote vicentino che si sta specializzando in scienze bibliche ed archeologia
presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme -. Proprio grazie
a questa conoscenza diretta, ci siamo resi conto che ci sarebbe stato bisogno
di aiuto per la gestione del sito archeologico. Siamo dell’idea che sia
importante che le Chiese locali, come la nostra di Vicenza, possano lavorare
direttamente con la Custodia. E l’amore per i luoghi santi ci ha spinti ad
offrirci come volontari».
Nell’accordo da poco approvato dal discretorio della
Custodia di Terra Santa, l’Ufficio pellegrinaggi vicentino si impegna anche a
curare una proposta biblico - pastorale rivolta ai futuri visitatori di
Magdala; proposta che procede su tre filoni biblici precisi: Gesù e le donne,
Gesù e il lago, Gesù e il cammino in Galilea.
Intanto, il «reclutamento» dei volontari procede: lo
scorso marzo è stato organizzato un convegno dal titolo Magdala Project Open
Seminar, a cui hanno partecipato oltre cento possibili volontari:
ex-pellegrini, studenti, pensionati, professori...
Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio
pellegrinaggi vicentino:
email: pellegrinaggi@diocesi.vicenza.it - tel. 0444.32.71.46
email: pellegrinaggi@diocesi.vicenza.it - tel. 0444.32.71.46