E' uscito qualche anno fa un libro con questo titolo: "King Herod's dream: Caesarea on the Sea", "Il sogno di Re Erode: Cesarea sul Mare". Era il risultato di una mostra degli anni ottanta celebratasi in Israle e fu il racconto della rinascita archeologica di una delle città più belle dell'Impero Romano di Oriente e porto commerciale: Cesarea Marittima. La missione archeologia congiunta tra più università portò alla luce tutta la città erodiana, bizantina, islamica e crociata. Sorta sulle rovine della Torre di Stratone, Cesarea diventò presto uno dei maggiori porti per il traffico commerciale del bacino del "Mare Nostrum", appunto il Mediterrano. Competeva dunque con Leptis Magna, il Pireo-Atene, Ostia, Alessandria, Rodi e molti altri, per tutta una circolazione straodinaria di beni ed il passaggio di idee e dottrine Oriente-Occidente e viceversa. Qualche giorno fa ho avuto la possibilità (che per me è una passione) di recarmi ancora una volta a Cesarea per partecipare ad una visita archeologico-subacquea del porto di Erode il Grande. Lo conosco oramai molto bene avendovi fatto molte volte gli studi, le visite ed essendomi confrontato con molte guide subacquee in loco. Oggi Cesarea Marittima è molto visitata ed ha assunto il carattere di una città-porto romano-bizantina di grande attrazione e studio. Si possono verificare in loco l'agorà, il teatro completamente "risorto" e restaurato, i bagni pubblici, le residenze imperiali, il circo e l'ippodromo, i templi e le strutture per il culto e soprattutto il suo porto con gli edifici dedicati allo stoccaggio delle merci ed all'incontro con le maestranze locali. Nel post di oggi vi offro alcune foto scattate nell'ultima immersione. La didascalia di ciò che si vede è riportata sotto, mentre per gli approfondimenti ci riserviamo un altro post in un prossimo futuro.
Immagine aerea del punto di immersione. Si tratta del braccio destro del porto di Erode.
Questo è il punto di partenza dell'itineraio subacqueo. Si scende in acqua qui e si percorre
tutta la larghezza dell'area portuale.
Alla profondità di 4-5 metri si notano dei blocchi di fondamenta realizzati con il sistema
a cassoni di pozzolana e tufo.
Sistema a cassoni riempiti di pozzolana e tufo e fatti affondare
Questa è la mappa del nostro itinerario subacqueo. Siamo partiti dal numero 6 e, pinneggiando sott'acqua abbiamo raggiunto i numeri 32-35, appunto il braccio destro del porto
Alcuni blocchi di pietra adagiati sul fondo. Probabili pietre da costruzione delle palazzine costruite sulle due braccia principali del porto.
Sul fondale vi si travano adagiate anche molte colonne che sono state riutilizzate in epoca crociata
Passaggio tra due grandi blocchi di pozzolana e tufo
Gli abitatori sono proprio loro...i pesci!
Questo è uno dei passaggi tra i due grandi cassoni che, consumandosi il legno che li teneva uniti, si sono sciolti ed hanno colassato disperdendosi
A fine immersione si risale e complimenti a tutti!
Un omaggio importante al prof. Avner Raban scomparso undici anni or sono ed importante studioso di archeologia subacquea e conduttore degli scavi al porto di Cesarea Marittima
Prof. Avner Raban (1937-2004)
R.I.P