IN MEMORIAM
Sono trascorsi quattro anni dalla morte improvvisa di p. Michele Piccirillo ofm, frate francescano ed archeologo in Terra Santa. E' doveroso e giusto il ricordo e l'ammirazione per un uomo che segnato lo studio, la ricerca e l'amore per i luoghi santi e le antichità/radici dell'uomo.
Riporto un passaggio dell'omelia tenuta durante le esequie a Roma dal prof. Frédéric Manns:
"Padre
Michele quando si presentava ai giornalisti ripeteva volentieri: sono un padre
francescano di Gerusalemme. Essere professore ed archeologo era per lui
secondario. La sua vocazione era di essere un francescano a Gerusalemme. In
questa definizione era contenuta la sua fede, la sua visione del mondo e la sua
teologia
Sabato
scorso (ad ottobre 2008) il sinodo dei vescovi che trattava il tema della Bibbia finiva i suoi
lavori. La notte tra sabato e domenica, Padre Piccirillo, che aveva finito da
alcuni mesi il suo ultimo libro sulla Nova Gerusalemme partiva per la
Gerusalemme celeste. Ho voluto ricordare questo legame tra il sinodo sulla
Bibbia e la Pasqua di Padre Michele perché egli stesso era un innamorato della
Bibbia. In una conferenza fatta a Torino nel 2004 egli scriveva: “Esistono
molti modi per accostarsi alla Bibbia e per ricavarne il messaggio; oggi vi
parlerò di un modo tutto particolare: è quello di chi, come me, svolge la
professione di geografo – archeologo.
Secondo il
punto di vista di chi si occupa di queste discipline, la Bibbia è un libro
dell’antichità di cui si può dare una "lettura materiale", che
accantona per un momento il racconto e dà la priorità allo studio dei luoghi e
dei fatti storici: la raccolta dei dati inerenti luoghi e fatti permetterà poi
di intendere con maggiore esattezza il significato del testo biblico.
Il testo
biblico può essere studiato come storia della salvezza, ma anche come
"storia", e la storia per essere tale deve essere legata a un territorio
e a tempi precisi. Certamente questa è la parte iniziale del discorso biblico,
sul quale poi l’esegeta lavorerà per capire correttamente il testo”.
Il sinodo
dei vescovi ha trattato lo stesso problema, quello delle diverse letture della
Bibbia".
Ed è quello che stiamo portando avanti anche noi, qui allo Studium Biblicum di Gerusalemme, seguendo l'esempio di Padre Michele a cui affidiamo a Dio la sua anima e tutto il suo operato affinché lo accolga tra le braccia misericordiose e fedeli.
Una delle foto più suggestive di p. Michele, in compagnia di Papa Giovanni Paolo II
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