Inebriante scoperta in
Galilea:
una cantina di 3.600 anni fa
Conteneva 40 giare di vino per banchetti a palazzo da
500 invitati
Di Daniel
Siryoti
Gli
archeologi dell’Università di Haifa e di due università americane hanno
scoperto un’antica cantina a Tel Kabri, nella Galilea occidentale. “E’ una
scoperta molto importante – ha detto Eric Cline, della George Washington
University – Per quanto ne sappiamo, è la più grande e più antica cantina
nell’antico oriente”.
Sono state
rinvenute quaranta giare per un volume totale di 2.000 litri, che rappresenta
l’equivalente di una cantina moderna con 3.000 bottiglie.
La stagione
di scavi attualmente in corso a Tel Kabri, guidata da Assaf Yasur-Landau,
dell’Istituto Leon Recanati per gli Studi Marittimi presso l’Università di
Haifa, insieme Eric Cline della George Washington University e ad Andrew Koh
della Brandeis University, si è concentrata sul palazzo dei governanti della
città, costruito circa 3.850 anni fa nel periodo del Bronzo Medio. Il palazzo
rimase in piedi per almeno 300 anni e a un certo punto copriva una superficie
di 6.000 metri quadrati su almeno due piani.
Nelle
stagioni precedenti, spiega Yasur-Landau, gli archeologi hanno scoperto
un’enorme sala banchetti con residui di festini a base di carne per oltre 500
persone. Ogni ospite aveva ricevuto tagli di carne da 500 grammi. Ora, lui e i
suoi colleghi hanno trovato la imponente raccolta di vino con cui i convitati
innaffiavano tutta quella carne. Gli archeologi hanno scoperto un magazzino di
circa 15 metri quadrati, accanto alla sala del banchetto. In un primo momento
avevano trovato una sola giara, alta circa un metro. Scavando ulteriormente
sono venute alla luce molte altre giare fino a scoprire che il vano ne
conteneva non meno di 40. Non è stato subito chiaro che le giare contenevano
vino. Poi Koh, un esperto in chimica archeologica e studi classici, analizzando
i materiali organici che coprivano le giare, ha trovato tracce di componenti di
base del vino come l’acido tartarico. Ha trovato anche tracce di composti che all’epoca
erano popolari ingredienti del vino: la resina di terebinto, miele, menta,
bacche di ginepro. Sono ingredienti molto simili a quelli utilizzati per 2000
anni in un vino medicinale egiziano. “Questo non era vino fatto in casa da
dilettanti – osserva Koh – Ogni singola giara conteneva vino fatto secondo la
stessa ricetta, nelle stesse esatte proporzioni”. Per gli archeologi, il passo
successivo sarà quello di cercare di ricostruire la ricetta e riprodurre il
vino di 3.600 anni fa.
(Da: Israel
ha Yom, 24.11.13)
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