Bollettino del Museo Archeologico dello
“Studium Biblicum Franciscanum”
-Novembre - Dicembre 2012-
A cura di Davide Bianchi
Sezione Attualità:
Giovanna Pellizzari,
restauratrice di Venezia, ha collaborato nei mesi di novembre e dicembre con il
museo dello Studium Biblicum Franciscanum. L’esperta italiana insegna
restauro presso l’Istituto Veneto per i Beni Culturali e vanta una pluriennale
esperienza nel restauro dei metalli. Tra le opere su cui ha lavorato ci sono i
bronzi di Tiziano Aspelli e due candelabri in argento nella Basilica di
Sant’Antonio a Padova, la statua di Maria Assunta nella piazza davanti alla
Cattedrale di Salisburgo, il monumento di Giuseppe Verdi a Parma e numerosi
argenti di collezioni presenti nei palazzi veneziani. A Gerusalemme si è
occupata della pulitura e del restauro di numerosi oggetti metallici presenti
nelle collezioni del museo. Particolarmente interessanti i risultati ottenuti
sulle numerose lucerne bronzee del primo periodo bizantino e la pulitura di
un’armatura metallica. Lo scudo e l’elmo di questa presentano iscrizioni a rilievo
impreziosite dall’argento e decorazioni che coprono la superficie degli
oggetti. L’armatura è stata inizialmente interpretata come una barbuta
arabo-saracena per via della foggia estetica. Un’analisi più approfondita ha
permesso di comprendere che le iscrizioni presenti sullo scudo e sull’elmo,
riferite ad una sura del Corano, sono state realizzate in lingua persiana.
Sezione Attività Scientifica:
L’esperienza di Francesco
tra scavo archeologico e ricerca scientifica
Durante lo studio dei pezzi di produzione egea e cipriota, svolto per la tesi di laurea magistrale in Archeologia all’Università degli studi di Firenze, Francesco Pollastri si è reso conto che lo studio dell’intero assemblage dei materiali provenienti dal sepolcreto cananeo del Dominus Flevit avrebbe fornito una serie di risposte ad integrazione delle prime ricerche di padre Saller. I materiali, conservati presso il museo dello Studium Biblicum, furono portati alla luce dallo stesso Saller tra l’estate e l’autunno del 1954. All’epoca l’approccio allo scavo archeologico era diverso; non si era soliti, infatti, prendere in considerazione l’utilità delle scienze sussidiarie all’archeologia, quali la palinologia, le indagini petrografiche e la Neutron Activation Analysis.
Il sepolcreto del Dominus Flevit fu utilizzato per circa quattro secoli, tra la prima metà del XVI e la fine del XIII sec. a.C.; i defunti che vi furono deposti appartenevano all’aristocrazia di Gerusalemme. Il Museo Archeologico custodisce il più corposo e importante nucleo di materiali da scavo che testimonino e documentino la vita della Gerusalemme del Medio e Tardo Bronzo. Oggi sarebbe possibile distinguere i periodi di deposizione, e probabilmente i singoli corredi deposti nel sepolcreto del Dominus Flevit, grazie alla rilettura dei dati provenienti dagli scavi effettuati nel Vicino Oriente, a Cipro e nell’Egeo.
Il lavoro svolto da Francesco tra settembre e ottobre, agevolato e sostenuto dalla disponibilità del suo direttore, padre Eugenio Alliata ofm, è servito per sviluppare questo studio e impostare un progetto di ricerca inviato all’INSTAP (Institute for Aegean Prehistory), per la richiesta di fondi da destinare a tale scopo.
La nuova Guida del Pellegrino, dedicata al Monte degli
Ulivi
Dall’inizio del mese di
Novembre, una nuova volontaria, Angela Ricci, sta collaborando con ATS pro
terra sancta nell’ambito del progetto
“Getsemani: conservare il
passato e formare il futuro” realizzato grazie alla collaborazione tra il Consolato
Italiano, attraverso il PMSP (Programma di Sostegno alle Municipalità in
Palestina), e il Mosaic Center di Gerico.
La competenza, la
passione e l’interesse per Gerusalemme e per il medioriente, unite ad una
pluriennale esperienza nel lavoro di editing in diverse case editrici
italiane hanno spinto Angela ad avventurarsi nel recupero dei testi e di altro
materiale utile per la realizzazione della nuova Guida del Pellegrino, dedicata
alla visita dei santuari sul Monte degli Ulivi.
Questo monte è oggetto di
grande interesse storico e archeologico e riveste una particolare importanza
per i cristiani che si recano in visita a Gerusalemme.
Si è reso
necessario, quindi, impegnarsi per la creazione di uno strumento utile e
pratico, realizzato in collaborazione con ETS, Edizioni di Terra Santa, che
pubblicheranno il lavoro. La guida sarà dedicata ai pellegrini e ai visitatori
di questo luogo, meta unica per la preghiera e il ricordo di uno dei momenti
più importanti per la redenzione e la salvezza dell’uomo: l'inizio della Passione
di Cristo.
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