sabato 9 dicembre 2023

IL TEMPO DI AVVENTO IN TERRA SANTA

Cari amici e amiche, oggi vi raggiungo prendendo a prestito l'antifona d'ingresso del Salmo 79,4.2 per salutarvi da Gerusalemme:

"Vieni, e fa' risplendere il tuo volto su di noi, o Signore, che siedi nei cieli, e saremo salvi".

Penso sia importante invocare il Signore Dio affinché il Suo volto prenda i nostri tratti e ci aiuti a proseguire l'attesa della sua venuta nel giorno di Natale.

Ho scattato questa foto in questi giorni presso il nostro santuario della Flagellazione del Signore presso la Via Dolorosa. Questa stagione autunnale-invernale è proprio dolorosa per la Terra Santa. Le notizie le sentiamo e vediamo tutti. Noi confidiamo che si giunga presto alla Pace e alla pace dei cuori. Un ritorno dei pellegrini non è ancora prevedibile ma noi confidiamo che questa Terra Santa tornerà ad accogliere i nostri passi e riscaldare i nostri cuori facendo quell'esercizio della Parola che, letta nei Luoghi, diventa concreta e visibile.

Con lo Studium Biblicum Franciscanum stiamo vivendo il Centenario della fondazione (7 gennaio 1924) e vi aspettiamo a Roma il prossimo 16 gennaio dove ci sarà un convegno e l'apertura di una mostra. Sono segni di amore per la Terra Santa e per le Scritture fiorite in questa terra.

Vi lascio con questa immagine della nostra "stella di Natale", una bella pianta che in questi giorni è fiorita nel cortile del Santuario della Flagellazione di N.S.G.C.

Rimaniamo uniti nella preghiera.

Con affetto, don Giana.





mercoledì 8 novembre 2023

DIES ACADEMICUS ALLO STUDIUM BIBLICUM FRANCISCANUM DI GERUSALEMME

 

In questo giorno di mercoledì 8 novembre 2023 presso l’Auditorium “Immacolata” del Convento di San Salvatore in Gerusalemme vi è stato il Dies Academicus di due importanti istituzioni universitarie presenti a Gerusalemme: lo Studium Biblicum Franciscanum e École Biblique et Archéologique. Da anni anni, infatti, queste due “scuole bibliche”, iniziano il loro anno accademico insieme e unendo le forze in molte iniziative. La mattinata ha visto questo programma:

Alle ore 9.00 il saluto di fra Rosario Pierri Ofm., decano dello SBF a cui è seguito il saluto di fra Olivier Poquillon OP, direttore dell’EBAF.

Alle 9.30 è iniziata la conferenza del dr. Ofer Sion dal titolo: «The Negev Settlements in the Byzantine Period and the Surrounding Agricultural Hinterland». Il dr. Sion è un archeologo dello staff dell’Israel Antiquities Authority e responsabile del “Survey branch” per le antichità di Israele, di cui è direttore il dr. Omri Barzilay. 

(cf. https://www.antiquities.org.il/article_eng.aspx?sec_id=46&subj_id=255 ).

Il dr. Sion ha offerto una conferenza molto articolata sul lungo lavoro compiuto presso il deserto del Negev ed in particolare in quei centri produttivi e agricoli del periodo bizantino quali Avdat, Shivta, Haluza, Nizzana, Mamshit. Durante la conferenza ha annunciato l’uscita di un volume importante che riguarderà questo studio. Esso raccoglierà l’attività, la ricerca e le prospettive di ben sei anni di presenza assidua e competente nel deserto del Negev e sarà in prossima pubblicazione nei tipi della collana Collectio Maior dello Studium Biblicum Franciscanum, dove possiamo trovare rapporti definitivi di scavi, monografie storico-archeologiche e miscellanee di studi biblici, patristici e archeologici. I volumi della Collectio Maior sono distribuiti da Brepols International.

Segnaliamo, in attesa dell’uscita del volume, due importanti studi fatti dal dr. Ofer Sion nel passato: la scoperta di una parte del decumano di Gerusalemme presso l’attuale porta di Giaffa:

https://www.hadashot-esi.org.il/report_detail_eng.aspx?id=1779&mag_id=118

E recentemente la scoperta di un segmento dell’acquedotto che forniva l’acqua a Gerusalemme nel periodo romano. Una scoperta importante per la storia e la topografia di Gerusalemme nell’antichità:

https://www.ynetnews.com/travel/article/skua2kca2

Dopo la conferenza sono state presentate le attività dello Studium Biblicum Franciscanum e dell’École Biblique a cura dei rispettivi decani.

Una nota conclusiva importante riguarda lo Studium Biblicum perché il 2023-2024 è l’anno del Centenario e quindi seguiranno una serie di iniziative per celebrare questo importante punto di arrivo e di ripartenza!


                                      In foto: fra Rosario Pierri, dr. Ofer Sion e fr. Olivier Poquillon

domenica 29 ottobre 2023

Una donna vicentina a Cesarea Marittima negli anni '60

Si chiama Maria Teresa Fortuna, coniugata in Canivet. Nei giorni scorsi, il Comune di Vicenza e l'Associazione nazionale Soroptimist e la sede di Vicenza, hanno dedicato un parco cittadino alla prof.ssa Maria Teresa Fortuna Canivet nella zona di Bertesina. Al sito web del Comune di Vicenza rimandiamo per l'intitolazione ed alcune notizie biografiche sulla prof.ssa Fortuna assieme alla galleria fotografica dell'inaugurazione:

https://www.comune.vicenza.it/albo/notizie.php/357197

Di seguito aggiungiamo qualche notizia sulla scoperta importante che Maria Teresa fece assieme a tutta la M.A.I.C. (Missione Archeologica Italiana di Cesarea) diretta dal prof. Antonio Frova di Milano alla fine degli anni '50 e gli inizi degli anni '60.

Una iscrizione antica in lingua latina incisa su pietra calcarea e trovata in riutilizzo presso un gradino della cave dell'antico teatro di Cesarea Marittima in Israele.

Il luogo di ritrovamento dell'iscrizione così detta di Pilato

L'iscrizione "in situ" e le parole stesse di Maria Teresa al ritrovamento

La prof.ssa M. T. Fortuna mentre legge l'iscrizione posta in piedi

L'iscrizione oggi presso il museo di Israele a Gerusalemme

Il luogo del rinvenimento dell'iscrizione oggi

La copia dell'iscrizione posizionata presso il palazzo del Promontorio di Erode il Grande

La copia dell'iscrizione, sullo sfondo il mar Mediterraneo

Un breve clip ci mostra il luogo del palazzo di Erode a Cesarea Marittima

Desideriamo che questa scoperta diventi un monito importante per far sì che la cultura prenda uno spazio di pace nel cuore degli uomini e delle donne. La prof.ssa Maria Teresa Fortuna ci ha lasciato un segno di speranza e l'esercizio straordinario della professione per il progresso di tutti.