La data odierna è molto importante per i Frati Francescani di Gerusalemme perchè in seno allo Studium Biblicum Franciscanum è vissuto p. Bellarmino Bagatti che oggi viene ricordato nell'anniversario della sua nascita al Cielo. A lui un particolare ricordo ed una invocazione per la protezione dei Luoghi Santi, soprattutto per Nazareth, la Casa di Maria verso la quale p. Bellarmino ha dedicato la sua vita di archeologo e frate.
Ecco qui un breve profilo della sua magnifica esistenza nel ricordo dell'archivio SBF:
Il 7 ottobre 1990, nel Convento francescano di San Salvatore a Gerusalemme
ha concluso la sua giornata terrena Padre Bellarmino (Camillo) Bagatti
dell’Ordine dei Frati Minori. Al suo funerale si è avuta una partecipazione
numerosa e commossa di sacerdoti, religiose, religiosi, laici, amici arabi e
israeliani. Ha presieduto la concelebrazione il Patriarca emerito di
Gerusalemme, Sua Beatitudine Mons. Giacomo Beltritti, assistito dal Vescovo
ausiliare di Amman, Mons. Selim Sayegh. Erano presenti prelati delle differenti
Comunità cristiane e rappresentanti delle scuole bibliche e archeologiche di
Gerusalemme.
Padre Bagatti nacque a Lari (Pisa) l’11 novembre 1905. A 17 anni vestì l’abito di san Francesco sul Monte della Verna in Toscana e a 23 anni fu ordinato sacerdote. Nel 1931 fu inviato al Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana in Roma, dove nel 1934 conseguì brillantemente il titolo di Dottore in Archeologia Cristiana. La sua tesi su “Il Cimitero di Commodilla o dei Martiri Felice ed Adautto sulla via delle sette chiese” fu pubblicata nel 1936 come primo numero della collana dell’Istituto “Roma sotterranea cristiana. Nuova Serie”.
Dal 1935 fu Professore di topografia di Gerusalemme e archeologia cristiana presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Con il Padre Sylvester Saller nel 1941 dette inizio alla serie “SBF Collectio Maior” e nel 1951, insieme al Padre Donato Baldi, fondò la rivista “SBF Liber Annuus”. Nel decennio 1968-1978 fu Direttore dello Studium. Sotto la sua guida l’Istituto ampliò programmi e attività, e crebbe il numero dei professori e degli studenti. Per molti anni fu anche insegnante nello Studio Teologico Internazionale della Custodia di Terra Santa. Guidò generazioni di studenti nelle escursioni in Terra Santa e fuori. I suoi meriti sono stati riconosciuti con decorazioni e nomine diverse: Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1955), Commendatore (1966), Socio Onorario della Accademia Mariana Salesiana (1974), Commissario Corrispondente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (1977), Membro Corrispondente della Pontificia Accademia Romana di Archeologia (1979), Membro Corrispondente della Pontificia Accademia Teologica Romana (1982).
Prese parte attiva a non pochi congressi internazionali su Archeologia, Bibbia, origini del culto alla Vergine e a san Giuseppe, letteratura apocrifa. Collaborò a dizionari e enciclopedie (Enciclopedia Cattolica, Dictionnaire de la Bible Supplément, Dizionario Patristico e di Antichità Cristiane, ecc.). Ha curato varie riedizioni di antiche opere di Palestinologia (itinerari in Terra Santa e illustrazioni di santuari e monumenti dei secoli XIV, XVI, XVII e XVIII) corredandole di introduzioni e note. La sua bibliografia comprende una ventina di opere e varie centinaia di articoli. La lista completa apparirà in Liber Annuus 40 (1990).
In occasione del suo 70mo compleanno fu onorato con la pubblicazione di due volumi di studi archeologici, esegetici e patristici presentati da ricercatori di varie parti del mondo e di differenti istituzioni culturali.
Ha compiuto scavi a Roma: Cimitero di Commodilla (1933-34); in Terra Santa: Santuario delle Beatitudini (1936), Visitazione ad Ain Karem (1938), Emmaus-Qubeibeh (1940-44), Betlemme (1948), Dominus Flevit sul Monte degli Olivi (1953-55), Nazaret (1954-1971), Monte Carmelo (1960-61); in Giordania: Monte Nebo (1935) e Khirbet el-Mukhayyat (in diverse epoche).
Prestava volentieri la sua opera a iniziative di formazione permanente e di aggiornamento. Nel 1969 diede inizio a un “Corso di aggiornamento biblico-teologico” che ogni anno raccoglie un centinaio di religiose e religiosi del Medio Oriente (Israele, Giordania, Cipro, Libano). Numerosi pellegrini, specialmente sacerdoti e seminaristi, ascoltarono le sue conferenze sulla storia dei santuari e le antichità cristiane di Palestina.
La sua opera è ben nota agli studiosi di tutto il mondo. I santuari di Terra Santa non sono più considerati semplicemente pie tradizioni francescane. I suoi scavi hanno mostrato che in parecchi casi la tradizione ha conservato tenacemente memoria di luoghi di culto e di comunità cristiane che si succedettero sul medesimo posto fin dai primissimi decenni dell’era cristiana. Per la prima volta ha acquistato un volto concreto, documentato dal punto di vista archeologico, la Chiesa primitiva giudeo-cristiana di cui parla il Nuovo Testamento e la letteratura patristica. Padre Bagatti rivolse la sua attenzione agli umili resti di monumenti cristiani dispersi nei villaggi della Palestina e delle regioni limitrofe. L’amore per l’arte, che aveva respirato da giovane a Firenze, non lo lasciò mai. Quando non poté più praticare scavi Padre Bagatti si dedicò all’iconografia. Il suo incontro con la mentalità giudeo-cristiana lo orientò verso la letteratura apocrifa, che egli apprezzò come testimonianza della fede cristiana di origine ebraica e talvolta come veicolo di memorie antiche sui luoghi e sui personaggi evangelici.
Quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo personalmente hanno apprezzato la sua amabilità accogliente, sempre pronta a suggerire e incoraggiare; uno studioso che metteva a disposizione di chiunque lo richiedesse le sue estese conoscenze e la sua prodigiosa memoria. Maestro libero e sereno, evitava le polemiche amare e settarie accogliendo la verità da qualunque parte venisse; aperto alla collaborazione con tutti, offriva i suoi contributi con semplicità e modestia. Padre Bagatti è stato un vero Frate Minore umile, signorile e affabile, lieto e laborioso. Sacerdote autentico, era da tanti apprezzato anche come guida spirituale. “La sua memoria resta in benedizione!” (1Mac 3,7)
Padre Bagatti nacque a Lari (Pisa) l’11 novembre 1905. A 17 anni vestì l’abito di san Francesco sul Monte della Verna in Toscana e a 23 anni fu ordinato sacerdote. Nel 1931 fu inviato al Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana in Roma, dove nel 1934 conseguì brillantemente il titolo di Dottore in Archeologia Cristiana. La sua tesi su “Il Cimitero di Commodilla o dei Martiri Felice ed Adautto sulla via delle sette chiese” fu pubblicata nel 1936 come primo numero della collana dell’Istituto “Roma sotterranea cristiana. Nuova Serie”.
Dal 1935 fu Professore di topografia di Gerusalemme e archeologia cristiana presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Con il Padre Sylvester Saller nel 1941 dette inizio alla serie “SBF Collectio Maior” e nel 1951, insieme al Padre Donato Baldi, fondò la rivista “SBF Liber Annuus”. Nel decennio 1968-1978 fu Direttore dello Studium. Sotto la sua guida l’Istituto ampliò programmi e attività, e crebbe il numero dei professori e degli studenti. Per molti anni fu anche insegnante nello Studio Teologico Internazionale della Custodia di Terra Santa. Guidò generazioni di studenti nelle escursioni in Terra Santa e fuori. I suoi meriti sono stati riconosciuti con decorazioni e nomine diverse: Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1955), Commendatore (1966), Socio Onorario della Accademia Mariana Salesiana (1974), Commissario Corrispondente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (1977), Membro Corrispondente della Pontificia Accademia Romana di Archeologia (1979), Membro Corrispondente della Pontificia Accademia Teologica Romana (1982).
Prese parte attiva a non pochi congressi internazionali su Archeologia, Bibbia, origini del culto alla Vergine e a san Giuseppe, letteratura apocrifa. Collaborò a dizionari e enciclopedie (Enciclopedia Cattolica, Dictionnaire de la Bible Supplément, Dizionario Patristico e di Antichità Cristiane, ecc.). Ha curato varie riedizioni di antiche opere di Palestinologia (itinerari in Terra Santa e illustrazioni di santuari e monumenti dei secoli XIV, XVI, XVII e XVIII) corredandole di introduzioni e note. La sua bibliografia comprende una ventina di opere e varie centinaia di articoli. La lista completa apparirà in Liber Annuus 40 (1990).
In occasione del suo 70mo compleanno fu onorato con la pubblicazione di due volumi di studi archeologici, esegetici e patristici presentati da ricercatori di varie parti del mondo e di differenti istituzioni culturali.
Ha compiuto scavi a Roma: Cimitero di Commodilla (1933-34); in Terra Santa: Santuario delle Beatitudini (1936), Visitazione ad Ain Karem (1938), Emmaus-Qubeibeh (1940-44), Betlemme (1948), Dominus Flevit sul Monte degli Olivi (1953-55), Nazaret (1954-1971), Monte Carmelo (1960-61); in Giordania: Monte Nebo (1935) e Khirbet el-Mukhayyat (in diverse epoche).
Prestava volentieri la sua opera a iniziative di formazione permanente e di aggiornamento. Nel 1969 diede inizio a un “Corso di aggiornamento biblico-teologico” che ogni anno raccoglie un centinaio di religiose e religiosi del Medio Oriente (Israele, Giordania, Cipro, Libano). Numerosi pellegrini, specialmente sacerdoti e seminaristi, ascoltarono le sue conferenze sulla storia dei santuari e le antichità cristiane di Palestina.
La sua opera è ben nota agli studiosi di tutto il mondo. I santuari di Terra Santa non sono più considerati semplicemente pie tradizioni francescane. I suoi scavi hanno mostrato che in parecchi casi la tradizione ha conservato tenacemente memoria di luoghi di culto e di comunità cristiane che si succedettero sul medesimo posto fin dai primissimi decenni dell’era cristiana. Per la prima volta ha acquistato un volto concreto, documentato dal punto di vista archeologico, la Chiesa primitiva giudeo-cristiana di cui parla il Nuovo Testamento e la letteratura patristica. Padre Bagatti rivolse la sua attenzione agli umili resti di monumenti cristiani dispersi nei villaggi della Palestina e delle regioni limitrofe. L’amore per l’arte, che aveva respirato da giovane a Firenze, non lo lasciò mai. Quando non poté più praticare scavi Padre Bagatti si dedicò all’iconografia. Il suo incontro con la mentalità giudeo-cristiana lo orientò verso la letteratura apocrifa, che egli apprezzò come testimonianza della fede cristiana di origine ebraica e talvolta come veicolo di memorie antiche sui luoghi e sui personaggi evangelici.
Quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo personalmente hanno apprezzato la sua amabilità accogliente, sempre pronta a suggerire e incoraggiare; uno studioso che metteva a disposizione di chiunque lo richiedesse le sue estese conoscenze e la sua prodigiosa memoria. Maestro libero e sereno, evitava le polemiche amare e settarie accogliendo la verità da qualunque parte venisse; aperto alla collaborazione con tutti, offriva i suoi contributi con semplicità e modestia. Padre Bagatti è stato un vero Frate Minore umile, signorile e affabile, lieto e laborioso. Sacerdote autentico, era da tanti apprezzato anche come guida spirituale. “La sua memoria resta in benedizione!” (1Mac 3,7)