Con l’arrivo della
pioggia, questa mattina a Gerusalemme sembrano riecheggiare alcuni versetti
del salmo 84 (83).
Beato
chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l'uomo che trova in te il suo rifugio
e ha le tue vie nel suo cuore.
Passando per la valle del pianto
la cambia in una sorgente;
anche la prima pioggia
l'ammanta di benedizioni.
senza fine canta le tue lodi.
Beato l'uomo che trova in te il suo rifugio
e ha le tue vie nel suo cuore.
Passando per la valle del pianto
la cambia in una sorgente;
anche la prima pioggia
l'ammanta di benedizioni.
Il salmo è una liturgia
di cammino per un pellegrinaggio al Tempio di Gerusalemme. Il riferimento alla
“prima pioggia” mette il pellegrinaggio in occasione della festa delle
Capanne (si è appena conclusa). Questa festa si svolgeva in autunno; le prime
piogge toglievano l'aridità dell'estate e rilanciavano il verde anche nelle
zone desertiche. Il salmo è stato scritto in tempo di pace, prima delle
invasioni Assire e Babilonesi, ma già in Israele vi sono “tende dei malvagi”,
che al culto a Jahvéh uniscono quello agli idoli.
Cari amici ed amiche del blog, ho pensato di offrirvi questa semplice constatazione e, visti gli
ultimi giorni turbolenti a Gerusalemme ed in alcune parti della Terra Santa,
chiedervi una preghiera per tutti gli uomini e le donne che vivono qui. Noi
dello Studium Biblicum abbiamo iniziato regolarmente l’anno accademico e
viviamo dentro la Città Santa senza difficoltà o paure.
Shalom-Salam da
Gerusalemme!
Vista di Gerusalemme - Primo piano la cappella della condanna davanti a Pilato
Le nuvole della "prima pioggia" sul monte degli Ulivi
La Cupola della Roccia - Aram el Sharif con le nuvole che portano pioggia
Ancora nuvole di pioggia sul monte degli Ulivi
Un primo piano della terrazza dello Studium Biblicum