Giovedì 21 marzo si è spento all’età di 97 anni padre Jacques
Fontaine, frate domenicano di Gerusalemme. Padre Jacques nacque a Rubaix in
Francia nel 1922. Entrò nell’ordine dei Domenicani (Ordo predicatorum). Fu
ordinato sacerdote il 18 luglio 1948. Fu inviato in Terra Santa a Giaffa e
frequentò l’Università ebraica di Gerusalemme. Con alcuni suoi compagni nel
1960 si trasferirono a Gerusalemme dai Lazaristi. Dopo la guerra dei “Sei
giorni” si iscrisse alla scuola per guide israeliana e ha ricevette il secondo
premio dall’allora sindaco Teddy Kollek. Partecipò alla fondazione della Maison
St. Isaie a fianco di Padre Bruno Hussar (fondatore poi di Nevé Shalom/Wahat Al
Salam) di Padre Marcel Dubois (insegnante di filosofia all’Università ebraica
di Gerusalemme). I tre desideravano assicurare una presenza cristiana
nell’ambiente israeliano aiutando i cattolici di lingua ebraica ed erano quindi
interessati ad intraprendere studi ebraici. Con la Bibbia in mano iniziò
l’esplorazione della Terra Santa fino ad arrivare alla elaborazione del metodo
BST (la Bible sur le terraine – la
Bibbia sulla terra). Con la Bibbia in mano iniziò
l’esplorazione del paese. In seguito, la sua vita si suddivise in due attività:
d’estate era sulle strade, prima con una jeep da otto posti, poi due, tre jeep,
e con lo sviluppo del paese e l’aumento della domanda…dovette servirsi di un
pullman. Nacque allora l’iniziativa della “Bibbia sulla terra”. D’inverno,
assieme ad un piccolo gruppo che contava fino a 10 persone, si
impegnava nella lettura della Bibbia in ebraico, 5 ore al giorno,
completata da una liturgia. “A furia di ripetere”, diceva di frequente, “il
lessico entra e si inizia a pensare come la Bibbia.” La sigla BST
riassumeva queste due attività: “Bibbia sulla terra” in estate e “Bibbia sotto
la terra” in inverno. Ci lascia una eredità di metodo, di passione per le
Scritture, di studio della terra coniugata con la geografia e l’archeologia che
oggi sono preziosissime azioni per la cura dei pellegrini che vengono in Terra
del Santo.
Di lui abbiamo il ricordo attraverso due testi che sono diventati
la “magna carta” per il cammino nelle Terre Bibliche. “La Bibbia nella sua
terra. Metodo per leggere la Parola di Dio in Terra Santa” (Padova 2010) e
“Pellegrini con la Bibbia in mano. Un itinerario nella Terra di Dio” (Padova
2015).
Possa tu riposare in pace carissimo p. Jacques per scrutare i
“cieli nuovi e le terre nuove” che nel cammino terreno hai gustato e insegnato.
Don Gianantonio Urbani
Ottobre 2014. Un incontro con p. Jacques a Gerusalemme