sabato 7 settembre 2013

SCOPERTE E CONFERME


Scoperto a Gerusalemme un ospedale crociato di mille anni fa

Nel cuore del quartiere cristiano della Città Vecchia, un’imponente struttura che per anni è stata usata come mercato orto-frutticolo coperto

Archi e volte alti oltre sei metri.

Scavi e ricerche compiuti dall’Antiquity Authority israeliana e dalla compagnia “Grand Bazaar” di Gerusalemme est hanno portato alla scoperta di un antico ospedale, risalente a circa mille anni fa, nel cuore del quartiere cristiano nella Città Vecchia di Gerusalemme.

La sezione riportata alla luce è parte di un’imponente struttura di epoca crociata (1099-1291 e.v.), usata come un affollatissimo ospedale. La struttura, che è di proprietà del Waqf (l’ente che gestisce il patrimonio religioso musulmano), si trova in una zona della Città Vecchia nota come Muristan (alterazione della parola persiana per ospedale), vicino a Via David.

Fino a una decina d’anni fa la struttura era usata come mercato coperto di frutta e verdura ed era piena di traffici e di folla. Dopodiché è rimasta in stato di abbandono per molti anni. Ora, a seguito alla decisione della compagnia “Grand Bazaar” di trasformarla in un ristorante, l’Antiquity Authority israeliana ha dato inizio ai consueti scavi archeologici di verifica.

La struttura, di cui è oggi esposta solo una piccola parte, si estende per oltre 3,7 acri (quasi 15.000 metri quadrati) e presenta grandi colonne centrali che sorreggono archi e volte alti oltre sei metri. Il tutto formava un immenso salone occupato da sale e camere più piccole.

Si sapeva dell’esistenza del grande ospedale dai documenti storici dell’epoca, per lo più in latino Renne Forestany e Amit Re’em, direttori degli scavi per l’Antiquity Authority, spiegano che “si sapeva dell’esistenza del grande ospedale dai documenti storici dell’epoca, per lo più in latino. I documenti parlano di un ospedale sofisticato, per gli standard dell’epoca, che non era né più piccolo né meno complicato di un ospedale moderno”.

Secondo gli archeologi, l’ospedale venne istituito e costruito dai Cavalieri dell’Ordine dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, l’ente religioso-militare noto come “gli ospitalieri”.

Nel terremoto del 1457 la struttura crollò e rimase in rovina fino all’epoca ottomana. Parti di essa vennero usate come scuderie, in epoca medioevale, e negli scavi sono state trovate ossa di cavalli e cammelli, oltre a una grande quantità di pezzi di metallo usati per la ferratura.

(Da: Jerusalem On Line, 5.8.13)

 

IN PREGHIERA E RIFLESSIONE AFFINCHE' IL MONDO VIVA LA PACE


Preghiera per la pace

O Signore,
c'è una guerra
e io non possiedo parole.
Tutto quello che posso fare
è usare le parole
di Francesco d'Assisi.
E mentre prego
questa antica preghiera
io so che, ancora una volta,
tu trasformerai la guerra in pace
e l'odio in amore.
Dacci la pace,
o Signore,
e fa’ che le armi siano inutili
in questo mondo meraviglioso.
Amen.

Madre Teresa di Calcutta

giovedì 5 settembre 2013

UN MESE IN ITALIA...

Carissimi amici lettori e lettrici,
 
rieccomi a voi dopo quest'ultimo intenso mese di agosto/settembre.
Ora sono stabile nella mia residenza italiana di Villalta di Gazzo Padovano e sto lavorando alla composizione della tesi di licenza in Scienze Bibliche ed Archeologia.
Sarà un mese intenso ma confido di poter incontrare molti di voi tra la canonica e qualche incontro ad hoc in qualche occasione.
Intanto vi saluto tutti e spero di vedervi o scrivervi.
 
Gianantonio
 

 

Ad Ustica - estate 2013 con il prof. Purpura ed il mio amico Danilo

domenica 4 agosto 2013

CORSO DI ARCHEOGIS A SOLUNTO (SICILIA) - LUGLIO 2013

Come promesso ecco un breve stralcio del corso che ho fatto a Solunto-S.Flavia in provincia di Palermo nella prima quindicina di giorni di luglio...
 
Che cos'è il GIS?


SIT è l'acronimo italiano di Sistema Informativo Territoriale; la sua traduzione inglese, vale a dire Geographic(al) Information System, GIS, viene spesso usata erroneamente come sinonimo di SIT.

Un sistema informativo territoriale o SIT è infatti "Il complesso di uomini, strumenti e procedure (spesso informali) che permettono l'acquisizione e la distribuzione dei dati nell'ambito dell'organizzazione e che li rendono disponibili, validandoli, nel momento in cui sono richiesti a chi ne ha la necessità per svolgere una qualsivoglia attività" Mogorovich (1988).

Un GIS è invece un sistema informativo computerizzato che permette la gestione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti). Secondo la definizione di Burrough (1986) "il GIS è composto da una serie di strumenti software per acquisire, memorizzare, estrarre, trasformare e visualizzare dati spaziali dal mondo reale". Trattasi quindi di un sistema informatico in grado di produrre ed analizzare dati spaziali associando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche.
Il GIS consente di mettere in relazione tra loro dati diversi, sulla base del loro comune riferimento geografico in modo da creare nuove informazioni a partire dai dati esistenti. Il GIS offre ampie possibilità di interazione con l'utente e un insieme di strumenti che ne facilitano la personalizzazione e l'adattamento alle problematiche specifiche dell'utente.

I GIS presentano normalmente delle funzionalità di analisi spaziale ovvero di trasformazione ed elaborazione degli elementi geografici degli attributi. Esempi di queste elaborazioni sono:
  • L'overlay topologico: in cui si effettua una sovrapposizione tra gli elementi dei due temi per creare un nuovo tematismo (ad esempio per sovrapporre il tema dei confini di un parco con i confini dei comuni per determinare le superfici di competenza di ogni amministrazione o la percentuale di area comunale protetta);
  • Le query spaziali: interrogazioni di basi di dati a partire da criteri spaziali (vicinanza, inclusione, sovrapposizione etc.)
  • Il buffering: da un tema puntuale, lineare o poligonale definire un poligono di rispetto ad una distanza fissa o variabile in funzione degli attributi dell'elemento
  • La segmentazione: algoritmi di solito applicati su temi lineari per determinare un punto ad una determinata lunghezza dall'inizio del tema;
  • La network analysis: algoritmi che da una rete di elementi lineari (es. rete stradale) determinano i percorsi minimi tra due punti;
  • La spatial analysis: algoritmi che utilizzando modelli dati raster effettuano analisi spaziali di varia tipologia, ad es: analisi di visibilità;
  • Analisi geostatistiche: algoritmi di analisi della correlazione spaziale di variabili georeferite.
 
L'uso della STAZIONE TOTALE

 
Esempio di ortofoto
 

sabato 27 luglio 2013

RITORNO SUL CAMPO...

Carissimi e carissime,
 
dopo un periodo lungo di assenza dal blog eccomi di ritorno sulla pagina web! Mi scuso con quanti, amici e amiche fedeli alla lettura, non hanno avuto gli aggiornamenti dovuti e promessi per la conduzione di questa importante finestra sul Medio Oriente ed in particolare sulla Terra del Santo.
I motivi dell'assenza sono stati la conclusione dell'Anno Accademico a Gerusalemme, il successivo pellegrinaggio con un folto gruppo di pellegrini italiani, la mia partecipazione al corso di ArcheoGIS (di cui vi parlerò nei prossimi giorni) a Palermo.
Intanto auguro a tutti una serena estate, tempo di ripresa fisica e spirituale, tempo di incontri e amicizia, tempo di riscoperta della propria amicizia con il Signore, Dio della Vita.

Gianantonio don
 


giovedì 13 giugno 2013

FESTA DI S.ANTONIO DI PADOVA - PATRONO DELLA CUSTODIA DI TERRA SANTA

OGGI SIAMO IN FESTA!
 
S.ANTONIO DI PADOVA E' IL GRANDE PREDICATORE E PATRONO DELLA CUSTODIA DI TERRA SANTA!
 
DI SEGUITO UN TESTO DAI SUOI SCRITTI:


La predica è efficace quando parlano le opere

Dai «Discorsi» di sant'Antonio di Padova, sacerdote (I, 226)
Chi è pieno di Spirito Santo parla in diverse lingue. Le diverse lingue sono le varie testimonianze su Cristo: così parliamo agli altri di umiltà, di povertà, di pazienza e obbedienza, quando le mostriamo presenti in noi stessi. La predica è efficace, ha una sua eloquenza, quando parlano le opere. Cessino, ve ne prego, le parole, parlino le opere. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere, e così siamo maledetti dal Signore, perché egli maledì il fico, in cui non trovò frutto, ma solo foglie. «Una legge, dice Gregorio, si imponga al predicatore: metta in atto ciò che predica». Inutilmente vanta la conoscenza della legge colui che con le opere distrugge la sua dottrina.
Gli apostoli «cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito Santo dava loro il potere di esprimersi» (At 2, 4). Beato dunque chi parla secondo il dettame di questo Spirito e non secondo l'inclinazione del suo animo. Vi sono infatti alcuni che parlano secondo il loro spirito, rubano le parole degli altri e le propalano come proprie. Di costoro e dei loro simili il Signore dice a Geremia: «Perciò, eccomi contro i profeti, oracolo del Signore, che muovono la lingua per dare oracoli. Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri, dice il Signore, che li raccontano e traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati né ho dato alcun ordine. Essi non gioveranno affatto a questo popolo. Parola del Signore» (Ger 23, 30-32).
Parliamo quindi secondo quanto ci è dato dallo Spirito Santo, e supplichiamo umilmente che ci infonda la sua grazia per realizzare di nuovo il giorno di Pentecoste nella perfezione dei cinque sensi e nell'osservanza del decalogo. Preghiamolo che ci ricolmi di un potente spirito di contrizione e che accenda in noi le lingue di fuoco per la professione della fede, perché, ardenti e illuminati negli splendori dei santi, meritiamo di vedere Dio uno e trino.

AGGIUNGO ANCHE IL TE DEUM AL SIGNORE PER LA FELICE CONCLUSIONE DELLA SESSIONE ESTIVA DI ESAMI ED ANCHE DEL CURRICULUM PREVISTO PER LA LICENZA DI SCIENZE BIBLICHE ED ARCHEOLOGIA.
ORA IL VIA ALLA TESI!


Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.

O eterno Padre, *

tutta la terra ti adora.


A te cantano gli angeli *

e tutte le potenze dei cieli:

Santo, Santo, Santo *

il Signore Dio dell'universo.


I cieli e la terra *

sono pieni della tua gloria.

Ti acclama il coro degli apostoli *

e la candida schiera dei martiri;


le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *

la santa Chiesa proclama la tua gloria,

adora il tuo unico figlio, *

e lo Spirito Santo Paraclito.


O Cristo, re della gloria, *

eterno Figlio del Padre,

tu nascesti dalla Vergine Madre *

per la salvezza dell'uomo.


Vincitore della morte, *

hai aperto ai credenti il regno dei cieli.

Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *

Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.


Soccorri i tuoi figli, Signore, *

che hai redento col tuo sangue prezioso.

Accoglici nella tua gloria *

nell'assemblea dei santi.


Salva il tuo popolo, Signore, *

guida e proteggi i tuoi figli.

Ogni giorno ti benediciamo, *

lodiamo il tuo nome per sempre.


Degnati oggi, Signore, *

di custodirci senza peccato.

Sia sempre con noi la tua misericordia: *

in te abbiamo sperato.


Pietà di noi, Signore, *

pietà di noi.

Tu sei la nostra speranza, *

non saremo confusi in eterno.

 

sabato 8 giugno 2013

LINFA DELL'ULIVO NELL'AMBITO DEL FESTIVAL BIBLICO A VICENZA - TERZO GIORNO


SABATO 8 GIUGNO
Pellegrinaggio tra archeologia, natura e servizio
 
8.45 Introduzione ai lavori
9.00 dott.ssa B. Liussi: Sintesi delle maggiori scoperte archeologiche
nelle Terre Bibliche (2012/2013)
9.40 prof. M. Pazzini: Gli ulivi del Getsemani. La prospettiva biblica e
storica
10.00 dott. G. Caffulli: Ricerche sugli ulivi del Getsemani. La
datazione scientifica
10.30 -10.45 Coffee Break
10.45 M. Puricelli: Il pellegrinaggio come empatia con la natura
11.30 d. G. Violi: presentazione del libro “Terra di Gesù. Per una spiritualità della Terra Santa”
12.00 prof. G. A. M. Faccioli: presentazione del corso di laurea “Il Santuario
luogo del sacro, meta di pellegrinaggi e centro della civiltà” proposto
da ISSR Santa Maria di Monte Berico (VI)
12.15 Comunicazione sul “Magdala Project Open”: Inaugurazione del sito e
apertura a pellegrini e visitatori
12.30 Conclusione dei lavori
 
 


venerdì 7 giugno 2013

LINFA DELL'ULIVO NELL'AMBITO DEL FESTIVAL BIBLICO A VICENZA - SECONDO GIORNO

 
 
VENERDI’ 7 GIUGNO
I lavori di oggi
 
 
“Nel deserto preparate la via al Signore” (Isaia 40,3)
 
8.45 Introduzione ai lavori
 
9.00 prof. M. Waheeb: Il sito archeologico del Battesimo di Gesù, in Betania al di là del Giordano (in Giordania)
 
10.00 prof. M. Fidanzio: Qumran. La ricerca della storia e la storia della ricerca
10.45 -11.00 Coffee Break
 
11.00 prof. S. Paganini: Qumran, Gesù, Giovanni Battista e gli Esseni.
Quale rapporto?
 
12.00 Dibattito
12.30 Conclusione dei lavori
Venerdì 7 giugno
NEL POMERIGGIO
 
Gesù, Figlio del Padre e Maestro tra gli uomini
 
15.00 Accoglienza
 
15.15 Inizio lavori e introduzione
 
15.30 prof. R. Riesner: Il Rabbi Gesù e il movimento essenico
 
16.45 -17.00 Coffee break
 
17.00 prof. S. Barbaglia: La questione dibattuta della “fede di Gesù”
 
18.00 Dibattito
18.30 Conclusione dei lavori


giovedì 6 giugno 2013

AL VIA OGGI "LA LINFA DELL'ULIVO" NELLA GRANDE KERMESSE DEL FESTIVAL BIBLICO A VICENZA!



DI SEGUITO IL PROGRAMMA ODIERNO:

•• Programma ••
Liberi per Dio, la fede dal Battesimo
15.00 Accoglienza
15.15 Inizio lavori e introduzione
15.30 prof. M. Pazzini: Il significato del termine “fede” in ebraico e
nelle lingue semitiche
16.15 prof. F. Manns: La riscoperta del Battesimo come Nuova
Evangelizzazione
17.00 - 17.15 Coffee break
17.15 prof. D. Bahat: La fortezza di Masada e il messianismo politico
e religioso
18.15 Dibattito
19.00 Conclusione dei lavori
 
PER INFORMAZIONI: www.linfadellulivo.it o al n. 0444-327146


martedì 4 giugno 2013

MAGDALA-TARICHEA SUL LAGO DI GALILEA


La Maddalena rinata dai resti della sua città
da Avvenire 31.05.2013
Contenuto Articolo

In pellegrinaggio tra le rovine di Magdala. Per incontrare in Terra Santa la figura della Maddalena al di là del mito alimentato da una certa letteratura. E per scoprire anche tanti altri aspetti fino a ora inediti, legati alla predicazione di Gesù sul Lago di Galilea. È quanto già dall’autunno prossimo si potrà fare grazie all’apertura del nuovo sito archeologico di Magdala, tra Tiberiade e Cafarnao. L’annuncio verrà dato nell’ambito di Linfa dell’Ulivo, il focus sulla Terra Santa proposto in questi giorni all’interno del Festival biblico di Vicenza. E la concomitanza non è affatto casuale: proprio all’Ufficio diocesano pellegrinaggi di Vicenza la Custodia di Terra Santa (che ha coordinato gli scavi) ha affidato la gestione del sito di Magdala. Concretamente una sessantina di volontari veneti opportunamente formati si alterneranno a piccoli gruppi sul sito garantendo così continuativamente l’apertura e l’accoglienza ai gruppi di pellegrini.

«È una formula nuova anche per la Custodia di Terra Santa – commenta don Raimondo Sinibaldi, direttore dell’Ufficio diocesano pellegrinaggi di Vicenza e regista dell’iniziativa –. Ma nuova vuole essere soprattutto l’impostazione che abbiamo voluto dare alla visita di questo sito archeologico. Per la prima volta, infatti, si è scelto di far emergere dai reperti tre tematiche ben precise legate alla vita di Gesù, sulle quali aiutare a focalizzare l’attenzione. Questo per collegare maggiormente la visita a un sito archeologico alla dimensione biblica e anche esistenziale del pellegrinaggio. L’idea è che Magdala diventi un po’ un esempio a partire dal quale ripensare anche altre aree archeologiche della Terra Santa». Tra i luoghi che i visitatori scopriranno nel nuovo sito quello che è destinato a colpire maggiormente sono i resti della torre: proprio qui, infatti, l’attenzione si concentrerà su Maria di Magdala e, più in generale, sul tema del rapporto tra Gesù e le donne. La scelta della torre ha una ragione ben precisa: si tratta infatti di una struttura utilizzata per l’essiccazione dei pesci e la produzione del garum, una salsa ricercatissima in età romana, che fece diventare questa la città più importante di tutta la zona. Vi sono stime che attribuiscono a Magdala 40 mila abitanti ai tempi di Gesù; di certo, considerata la quantità di monete e contenitori di unguenti preziosi ritrovati negli scavi, doveva essere una città molto ricca. Di qui un’ipotesi secondo la quale la Maddalena sarebbe stata una donna di una famiglia benestante, arricchitasi con questo tipo di attività. Proprio l’incrocio tra il dato evangelico e il contesto permetterà dunque ai pellegrini di tratteggiare un profilo più preciso.

Altro punto di grande impatto sarà il tratto di 83 metri della Via Maris riemerso a Magdala: percorrerlo sarà l’occasione per cogliere l’importanza di questa via di comunicazione che congiungeva Damasco al mare, rendendo la Galilea un grande crocevia. Ma sarà lo spunto anche per affrontare il tema più generale di Gesù e la via: i suoi incontri sulle strade degli uomini, ma anche il suo proporsi lui stesso come via. Infine il terzo grande polo sarà il porto di età erodiana (cioè proprio dei tempi di Gesù) scoperto dagli archeologi in un’area da dove il lago si è ritirato ormai da secoli. Il tema associato sarà in questo caso quello di Gesù che si dirige all’altra riva, quella delle città pagane e del mondo ellenistico, e il suo modo di evangelizzazione vissuto in movimento verso tutti.​
 
Giorgio Bernardelli
© riproduzione riservata

giovedì 30 maggio 2013

CONCLUSIONE DEL CORSO DI EBRAICO MODERNO - ALEF ALLA SCUOLA "MILAH" - GERUSALEMME

Si è concluso ieri (29.05) il corso di ebraico moderno della classe Alef per il secondo semestre 2013. Un'entusiasta insegnante di nome Ketty ci ha accompagnato in questa bella avventura. Di seguito due foto: la prima di classe e la seconda dell'ultima "lavagna" prima dell'esame finale!
Poi, per chi desidera, un modo spiritoso di imparare l'alfabeto ebraico.






 

AGGIORNAMENTI DA MAGDALA-TARICHEA. IL SITO DEL MAGDALA CENTER - PONTIFICIO ISTITUTO NOTRE DAME

Possiamo vedere questo bel servizio dello stato dei lavori del Magdala Center, il sito archeologico adiacente al sito francescano di Magdala sul Lago di Galilea.


http://www.terrasanctablog.org/2013/05/29/magdala-crocevia-di-storia-archeologia-e-religione/

mercoledì 29 maggio 2013

CONCLUSIONE DEL CORSO DI CRITICA TEXTUS E METODOLOGIA DEL NUOVO TESTAMENTO


Introduzione alla critica testuale e metodologia esegetica del NT

Lo scopo generale del corso, guidato magistralmente dal prof. Alfio Marcello Buscemi, è stato di introdurre gli studenti al metodo storico-critico e agli altri metodi complementari: critica storica, l’analisi strutturale, l’analisi retorica, il metodo canonico.
 
L'esperienza fatta è stata altamente formativa, soprattutto per il lavoro tecnico-scientifico che è stato insegnato per l'approccio ai testi evangelici.
Di seguito possiamo vedere qualche foto dell'ultima lezione...
 
 
 
 
 

martedì 28 maggio 2013

EMERGENZA GRAVE IN SIRIA, il videomessaggio del Custode di Terra Santa

Ecco un'importante aggiornamento sulla situazione in Siria da parte del padre Custode di Terra Santa, p. Pierbattista Pizzaballa:

CONCLUSIONE DEL CORSO DI ESEGESI DELL'AT - GEREMIA

Allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, piano piano, si sta giungendo alla conclusione dell'anno accademico. In questa settimana si stanno concludendo i vari corsi previsti. Lunedì 27 maggio siamo giunti al termine di un proficuo corso di esegesi dell'AT dedicato all'analisi ed allo studio del profeta Geremia. Docente invitato per il corso è stato il prof. don Vincenzo Lopasso che ha magistralmente condotto la proposta esegetica fornendo precisi spunti di analisi e corredando le esposizioni con materiale per l'approfondimento. Con le sue stesse parole possiamo affermare che "il libro di Geremia è una polifonia, a volte vi sono voci discordanti, ma il profeta esprime una grande passione per Israele e per un Dio che si dedica al suo popolo".
Il professor Lopasso cura anche un suo blog interessante. Ecco il suo indirizzo: http://ilblogdidonvincenzolopasso.blogspot.co.il/
 
Di seguito qualche immagine di fine corso.



Coloro che hanno seguito il corso ed, al centro, il prof. Lopasso
 
 

Gli stessi studenti e la presenza del Decano dello SBF, p. Pazzini


lunedì 27 maggio 2013

CONCLUSIONE DEL CORSO DI ESEGESI DEL VANGELO DI MATTEO 5,17-48

Si è concluso sabato 25 maggio il corso di esegesi del Vangelo di Matteo condotto dal prof. Matteo Munari ofm. Con le sue stesse parole e cioè "...qui c'è una perla della fede della prima comunità cristiana...", riportiamo di seguito un paio di foto scattate allo SBF nella lezione conclusiva di un "percorso" di studio ed approfondimento veramente importante per la testimonianza evangelica in compagnia di Matteo.
 




 
 

lunedì 20 maggio 2013

ANNIVERSARIO


Dieci anni fa il saccheggio al Museo di Baghdad
Una immagine del 2003 dell'ingresso del Museo Nazionale di Baghdad


Dieci anni dopo il saccheggio, nel caos seguito all'ingresso delle truppe americane a Baghdad, il Museo Nazionale iracheno di archeologia lotta per la riapertura totale e per la ricomposizione del suo patrimonio. A ricordarlo in un forum internazionale oggi a Baghdad il ministero delle Antichità e del Turismo in occasione della Giornata mondiale dei Musei. Annunciato anche l’accordo per la costruzione di un nuovo spazio espositivo nella ex base aerea di al Muthana, segno concreto di una volontà di rinascita. Gabriella Ceraso ne ha parlato con l’archeologo Giuseppe Proietti responsabile dei progetti italiani all’estero:

R. – Il Museo di Baghdad è uno dei musei più importanti di antichità al mondo; conservava la parte certamente più importante del patrimonio archeologico ascrivibile a tre grandi culture: dei sumeri, di Babilonia, degli assiri. Per esempio, i grandi rilievi assiri della Sala Assira; molte delle opere del Sud dell’Iraq, luoghi leggendari della nascita dell’uomo così come lo conosciamo noi su questa terra. Ur è la città da cui è partito Abramo: erano ancora conservate nel museo alcune sculture, alcuni bronzi …

D. – Che cosa è andato perdute e che cosa è tornato, invece, nel museo, oggi?

R. – La gran parte di queste opere è stata trafugata: erano soprattutto sigilli in terracotta. Ce ne sono a centinaia di migliaia … Le opere veramente importanti erano 37, tutte nuovamente poi acquisite dal museo o attraverso una restituzione volontaria o attraverso operazioni di intelligence. Pensi che i muezzin, dopo il furto, nelle loro preghiere quotidiane invitavano la popolazione a restituire spontaneamente le opere che erano state trafugate.

D. – E oggi, come appare?

R. – Una parte del museo l’abbiamo riaperta. La Galleria assira, che è una delle parti più spettacolari, quella con i grandi rilievi dei re assiri, completamente rinnovata anche nei suoi criteri allestitivi, di illuminazione, e alla riapertura del museo era presente anche Al Maliki, allora primo ministro iracheno. Il museo non è aperto tutti i giorni al pubblico, ma non perché sia ancora devastato, bensì perché si trova in una zona che non è ancora ritenuta sicura, tanto che il restauro del Vaso di Uruk, una delle due opere più importanti tra quelle trafugate e poi restituite al museo, è stato eseguito da restauratori italiani all’interno della cosiddetta zona verde, quella dove si trovano gli ex palazzi presidenziali di Saddam, le ambasciate dei Paesi occidentali …

D. – Ora questo passaggio ulteriore, di affidare la costruzione di un nuovo spazio per un’area che era un’ex area militare, ad un grande architetto di origini irachene che ormai vive a Londra, come Zaha Hadid: che ne pensa?

R. – Si parlava già da tempo che del nuovo grande museo se ne occupi un architetto come Zaha Hadid, che noi in Italia conosciamo bene perché è stato il progettista del Maxxi: è una scelta molto significativa da parte delle autorità irachene. Evidentemente, vogliono che questo impegno sia considerato un impegno di grande prestigio.

D. – Anche in Siria, come in Iraq allora, c’è una guerra che sta durando da tanto tempo e sta distruggendo tanto patrimonio artistico mondiale. Quello che è accaduto in Iraq nel tempo, ovvero un recupero parziale, si può ipotizzare anche per la Siria?

R. – E’ veramente difficile, operare in contesti di questa natura. Che cosa si può fare? Purtroppo, temo ben poco …



Testo proveniente dalla pagina

 
DI SEGUITO ALCUNE IMMAGINI DELLE DISTRUZIONI DEL 2003...NON CI SONO COMMENTI MA SOLO VERGOGNA. LA GUERRA E' ANCHE TUTTO QUESTO...



 
...CHISSA' COSA TROVEREMO IN SIRIA, DOPO IL CONFLITTO DI QUESTO TEMPO...


 

sabato 18 maggio 2013

ORAMAI VICINI AL FESTIVAL BIBLICO A VICENZA!


Il Festival si presenta alla stampa


Presentata questa mattina (ndr 17.05.2013) alla stampa la IX edizione del Festival Biblico.

La conferenza stampa a Vicenza, nella Chiesa di Santa Corona, assieme ai due Presidenti del Festival e al vescovo di Vicenza.

L'edizione 2013 della manifestazione, che prenderà il via il 31 maggio per concludersi il 9 giugno, è stata illustrata nei particolari a partire dal tema guida dell'anno, il rapporto tra fede e libertà, tratto dal vangelo di Giovanni "Se conoscessi il dono di Dio". Già nelle premesse i numeri di questa edizione sono da record: 10 giorni di eventi, 160 occasioni di incontro con le Sacre Scritture, 18 mostre gratuite e più di 170 protagonisti.

"La pretesa della nostra proposizione sarà quella di invitare a riflettere e confrontarci sul fatto che per la Bibbia le due istanze evocate, la fede e la libertà umane, più che essere in contrapposizione, sono in realtà in un rapporto di coimplicazione e cogenerazione", ha spiegato Mons. Roberto Tommasi, Presidente del Festival Biblico per la Diocesi di Vicenza. "Infatti la libertà effettiva nel suo rapporto essenziale alla fede, rapporto che è strutturale nella Bibbia tanto quanto nel pensiero filosofico, è effettivamente al cuore della condizione umana", ha concluso Mons. Tommasi.

Come già anticipato in questo sito, sono 4 i percorsi tematici che il Festival propone quest'anno: il percorso spirituale, esegetico e teologico, che più incarna la proposta spirituale del Festival, con l'immancabile incontro in Cattedrale a Vicenza, quest’anno affidato al dialogo tra Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia e la scrittrice Lucetta Scaraffia (giovedì sera 6 giugno). Al suo interno il percorso propone una serie di appuntamenti che indagano il rapporto fede-libertà nelle Sacre Scritture riscoprendo alcune figure della fede presenti nella Bibbia. Società, educazione e cultura sono le parole chiave che guideranno un secondo percorso, con protagonisti provenienti dal mondo laico, che toccherà la fede, la libertà e il loro intreccio nella quotidianità dell’esistenza umana. Su questo binario si muoveranno sociologi, magistrati, scrittori, filosofi, giornalisti e tanti altri. Tra gli incontri più attesi quello dedicato a Padre Puglisi con Pietro Grasso eAlessandro D’Avenia. L’attenzione al contesto globale è confermata anche dal terzo percorso, quello storico e archeologico, che anche quest’anno è racchiuso all’interno della Linfa dell’Ulivo, il Focus sulle Terre Bibliche, promosso dall’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza; percorrendo il filo rosso di fede e libertà, il Festival Biblico propone infine selezionati momenti di incontro con arte, musica, cinema e teatro. L’ironia amara del teatro di Natalino Balasso e il grande concerto di sabato sera in piazza dei Signori con Edoardo Bennato. Due degli eventi più significativi.

"Non è tutto! Sono tante le novità di quest'anno, alcune anche sfiziose", ha spiegato don Ampelio Crema, Presidente del Festival Biblico per i Paolini. "Siamo sempre attenti a mixare in modo armonico,innovazione e tradizione. La IX edizione presenta infatti una svolta tecnologica con l’implementazione di tutti gli strumenti "social” (sito, facebook, twitter, youtube…), l’ideazione dell’App per smart phone dedicata alla manifestazione e la futura trasmissione in diretta streaming su questo sito di circa una decina di eventi in programma per il Festival".

E' stato inoltre ricordato l’impegno solidale del Festival che quest'anno proporrà quattro degli eventi più attesi e qualificati con la traduzione simultanea in LIS (Lingua Italiana dei Sordi) per il pubblico di non udenti. Un altro gesto di attenzione per il Festival e l'ambiente che lo circonda è la scelta di spostarsi in modo ecologico, con l'utilizzo di 10 bici elettricheper gli spostamenti dello staff e dei volontari della manifestazione. Infine, il gradito ritorno di un testimonial d’eccezione: il vino del Festival. Dopo un "bianco” (il Vespaiolo DOC della scorsa edizione) è la volta di un "rosso”, la bottiglia che rappresenterà il Festival 2013 è infatti il Cabernet Sauvignon DOC delle zone collinari di Breganze.

Ora, non vi rimane che venire al Festival!