"Povera Terra Santa!". E' l'espressione che mi nasce da dentro il cuore in questi momenti ed in questi giorni per tutto quello che sta accadendo a Gaza e dintorni.
A più riprese stamane, ieri molti mi hanno scritto chiedendo particolari sul conflitto in essere tra Israele e le forze presenti nella Striscia di Gaza e devo dire che noi, che viviamo a Gerusalemme, non avvertiamo particolari suggestioni se non ciò che leggiamo dalle notizie via web e da qualche amico nei dintorni.
Come sempre quando qui ci sono stati conflitti in zone particolarmente circoscritte, tutto il "menàge bellico" si è concentrato in quelle zone ben definite e scatenandosi all'inverosimile.
Noi, ad esempio, avevamo progettato per oggi fino a domenica una visita archeologica nel deserto del Negev ma abbiamo dovuto annullare il tutto per la chiusura di strade e perchè il deserto del Negev ha ampie aree di insediamento militare.
Ancora una volta penso che la guerra o il conflitto mirato, oppure l'intervento bellico per mantenere una situazione di relativa pace siano mezzi che contribuiscono a rendere questa Terra Santa, purtroppo, una "Povera Terra" dove sfruttamento, violenza, concentrazione di poteri non si addicono a Colui che da sempre ha salvato e redento il mondo. Credo che comunque siamo chiamati a pregare per questa terra, per i suoi governanti, per i tanti uomini e donne, bambini e bambine che ora, anche in questi momenti, sono offesi nella loro dignità e non c'entrano nulla con chi gioca a "fare la guerra". Coraggio Terra Santa, coraggio pellegrini, non abbandonate questa terra amata da Dio!
Gianantonio
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