giovedì 13 giugno 2013

FESTA DI S.ANTONIO DI PADOVA - PATRONO DELLA CUSTODIA DI TERRA SANTA

OGGI SIAMO IN FESTA!
 
S.ANTONIO DI PADOVA E' IL GRANDE PREDICATORE E PATRONO DELLA CUSTODIA DI TERRA SANTA!
 
DI SEGUITO UN TESTO DAI SUOI SCRITTI:


La predica è efficace quando parlano le opere

Dai «Discorsi» di sant'Antonio di Padova, sacerdote (I, 226)
Chi è pieno di Spirito Santo parla in diverse lingue. Le diverse lingue sono le varie testimonianze su Cristo: così parliamo agli altri di umiltà, di povertà, di pazienza e obbedienza, quando le mostriamo presenti in noi stessi. La predica è efficace, ha una sua eloquenza, quando parlano le opere. Cessino, ve ne prego, le parole, parlino le opere. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere, e così siamo maledetti dal Signore, perché egli maledì il fico, in cui non trovò frutto, ma solo foglie. «Una legge, dice Gregorio, si imponga al predicatore: metta in atto ciò che predica». Inutilmente vanta la conoscenza della legge colui che con le opere distrugge la sua dottrina.
Gli apostoli «cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito Santo dava loro il potere di esprimersi» (At 2, 4). Beato dunque chi parla secondo il dettame di questo Spirito e non secondo l'inclinazione del suo animo. Vi sono infatti alcuni che parlano secondo il loro spirito, rubano le parole degli altri e le propalano come proprie. Di costoro e dei loro simili il Signore dice a Geremia: «Perciò, eccomi contro i profeti, oracolo del Signore, che muovono la lingua per dare oracoli. Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri, dice il Signore, che li raccontano e traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati né ho dato alcun ordine. Essi non gioveranno affatto a questo popolo. Parola del Signore» (Ger 23, 30-32).
Parliamo quindi secondo quanto ci è dato dallo Spirito Santo, e supplichiamo umilmente che ci infonda la sua grazia per realizzare di nuovo il giorno di Pentecoste nella perfezione dei cinque sensi e nell'osservanza del decalogo. Preghiamolo che ci ricolmi di un potente spirito di contrizione e che accenda in noi le lingue di fuoco per la professione della fede, perché, ardenti e illuminati negli splendori dei santi, meritiamo di vedere Dio uno e trino.

AGGIUNGO ANCHE IL TE DEUM AL SIGNORE PER LA FELICE CONCLUSIONE DELLA SESSIONE ESTIVA DI ESAMI ED ANCHE DEL CURRICULUM PREVISTO PER LA LICENZA DI SCIENZE BIBLICHE ED ARCHEOLOGIA.
ORA IL VIA ALLA TESI!


Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.

O eterno Padre, *

tutta la terra ti adora.


A te cantano gli angeli *

e tutte le potenze dei cieli:

Santo, Santo, Santo *

il Signore Dio dell'universo.


I cieli e la terra *

sono pieni della tua gloria.

Ti acclama il coro degli apostoli *

e la candida schiera dei martiri;


le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *

la santa Chiesa proclama la tua gloria,

adora il tuo unico figlio, *

e lo Spirito Santo Paraclito.


O Cristo, re della gloria, *

eterno Figlio del Padre,

tu nascesti dalla Vergine Madre *

per la salvezza dell'uomo.


Vincitore della morte, *

hai aperto ai credenti il regno dei cieli.

Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *

Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.


Soccorri i tuoi figli, Signore, *

che hai redento col tuo sangue prezioso.

Accoglici nella tua gloria *

nell'assemblea dei santi.


Salva il tuo popolo, Signore, *

guida e proteggi i tuoi figli.

Ogni giorno ti benediciamo, *

lodiamo il tuo nome per sempre.


Degnati oggi, Signore, *

di custodirci senza peccato.

Sia sempre con noi la tua misericordia: *

in te abbiamo sperato.


Pietà di noi, Signore, *

pietà di noi.

Tu sei la nostra speranza, *

non saremo confusi in eterno.

 

sabato 8 giugno 2013

LINFA DELL'ULIVO NELL'AMBITO DEL FESTIVAL BIBLICO A VICENZA - TERZO GIORNO


SABATO 8 GIUGNO
Pellegrinaggio tra archeologia, natura e servizio
 
8.45 Introduzione ai lavori
9.00 dott.ssa B. Liussi: Sintesi delle maggiori scoperte archeologiche
nelle Terre Bibliche (2012/2013)
9.40 prof. M. Pazzini: Gli ulivi del Getsemani. La prospettiva biblica e
storica
10.00 dott. G. Caffulli: Ricerche sugli ulivi del Getsemani. La
datazione scientifica
10.30 -10.45 Coffee Break
10.45 M. Puricelli: Il pellegrinaggio come empatia con la natura
11.30 d. G. Violi: presentazione del libro “Terra di Gesù. Per una spiritualità della Terra Santa”
12.00 prof. G. A. M. Faccioli: presentazione del corso di laurea “Il Santuario
luogo del sacro, meta di pellegrinaggi e centro della civiltà” proposto
da ISSR Santa Maria di Monte Berico (VI)
12.15 Comunicazione sul “Magdala Project Open”: Inaugurazione del sito e
apertura a pellegrini e visitatori
12.30 Conclusione dei lavori
 
 


venerdì 7 giugno 2013

LINFA DELL'ULIVO NELL'AMBITO DEL FESTIVAL BIBLICO A VICENZA - SECONDO GIORNO

 
 
VENERDI’ 7 GIUGNO
I lavori di oggi
 
 
“Nel deserto preparate la via al Signore” (Isaia 40,3)
 
8.45 Introduzione ai lavori
 
9.00 prof. M. Waheeb: Il sito archeologico del Battesimo di Gesù, in Betania al di là del Giordano (in Giordania)
 
10.00 prof. M. Fidanzio: Qumran. La ricerca della storia e la storia della ricerca
10.45 -11.00 Coffee Break
 
11.00 prof. S. Paganini: Qumran, Gesù, Giovanni Battista e gli Esseni.
Quale rapporto?
 
12.00 Dibattito
12.30 Conclusione dei lavori
Venerdì 7 giugno
NEL POMERIGGIO
 
Gesù, Figlio del Padre e Maestro tra gli uomini
 
15.00 Accoglienza
 
15.15 Inizio lavori e introduzione
 
15.30 prof. R. Riesner: Il Rabbi Gesù e il movimento essenico
 
16.45 -17.00 Coffee break
 
17.00 prof. S. Barbaglia: La questione dibattuta della “fede di Gesù”
 
18.00 Dibattito
18.30 Conclusione dei lavori


giovedì 6 giugno 2013

AL VIA OGGI "LA LINFA DELL'ULIVO" NELLA GRANDE KERMESSE DEL FESTIVAL BIBLICO A VICENZA!



DI SEGUITO IL PROGRAMMA ODIERNO:

•• Programma ••
Liberi per Dio, la fede dal Battesimo
15.00 Accoglienza
15.15 Inizio lavori e introduzione
15.30 prof. M. Pazzini: Il significato del termine “fede” in ebraico e
nelle lingue semitiche
16.15 prof. F. Manns: La riscoperta del Battesimo come Nuova
Evangelizzazione
17.00 - 17.15 Coffee break
17.15 prof. D. Bahat: La fortezza di Masada e il messianismo politico
e religioso
18.15 Dibattito
19.00 Conclusione dei lavori
 
PER INFORMAZIONI: www.linfadellulivo.it o al n. 0444-327146


martedì 4 giugno 2013

MAGDALA-TARICHEA SUL LAGO DI GALILEA


La Maddalena rinata dai resti della sua città
da Avvenire 31.05.2013
Contenuto Articolo

In pellegrinaggio tra le rovine di Magdala. Per incontrare in Terra Santa la figura della Maddalena al di là del mito alimentato da una certa letteratura. E per scoprire anche tanti altri aspetti fino a ora inediti, legati alla predicazione di Gesù sul Lago di Galilea. È quanto già dall’autunno prossimo si potrà fare grazie all’apertura del nuovo sito archeologico di Magdala, tra Tiberiade e Cafarnao. L’annuncio verrà dato nell’ambito di Linfa dell’Ulivo, il focus sulla Terra Santa proposto in questi giorni all’interno del Festival biblico di Vicenza. E la concomitanza non è affatto casuale: proprio all’Ufficio diocesano pellegrinaggi di Vicenza la Custodia di Terra Santa (che ha coordinato gli scavi) ha affidato la gestione del sito di Magdala. Concretamente una sessantina di volontari veneti opportunamente formati si alterneranno a piccoli gruppi sul sito garantendo così continuativamente l’apertura e l’accoglienza ai gruppi di pellegrini.

«È una formula nuova anche per la Custodia di Terra Santa – commenta don Raimondo Sinibaldi, direttore dell’Ufficio diocesano pellegrinaggi di Vicenza e regista dell’iniziativa –. Ma nuova vuole essere soprattutto l’impostazione che abbiamo voluto dare alla visita di questo sito archeologico. Per la prima volta, infatti, si è scelto di far emergere dai reperti tre tematiche ben precise legate alla vita di Gesù, sulle quali aiutare a focalizzare l’attenzione. Questo per collegare maggiormente la visita a un sito archeologico alla dimensione biblica e anche esistenziale del pellegrinaggio. L’idea è che Magdala diventi un po’ un esempio a partire dal quale ripensare anche altre aree archeologiche della Terra Santa». Tra i luoghi che i visitatori scopriranno nel nuovo sito quello che è destinato a colpire maggiormente sono i resti della torre: proprio qui, infatti, l’attenzione si concentrerà su Maria di Magdala e, più in generale, sul tema del rapporto tra Gesù e le donne. La scelta della torre ha una ragione ben precisa: si tratta infatti di una struttura utilizzata per l’essiccazione dei pesci e la produzione del garum, una salsa ricercatissima in età romana, che fece diventare questa la città più importante di tutta la zona. Vi sono stime che attribuiscono a Magdala 40 mila abitanti ai tempi di Gesù; di certo, considerata la quantità di monete e contenitori di unguenti preziosi ritrovati negli scavi, doveva essere una città molto ricca. Di qui un’ipotesi secondo la quale la Maddalena sarebbe stata una donna di una famiglia benestante, arricchitasi con questo tipo di attività. Proprio l’incrocio tra il dato evangelico e il contesto permetterà dunque ai pellegrini di tratteggiare un profilo più preciso.

Altro punto di grande impatto sarà il tratto di 83 metri della Via Maris riemerso a Magdala: percorrerlo sarà l’occasione per cogliere l’importanza di questa via di comunicazione che congiungeva Damasco al mare, rendendo la Galilea un grande crocevia. Ma sarà lo spunto anche per affrontare il tema più generale di Gesù e la via: i suoi incontri sulle strade degli uomini, ma anche il suo proporsi lui stesso come via. Infine il terzo grande polo sarà il porto di età erodiana (cioè proprio dei tempi di Gesù) scoperto dagli archeologi in un’area da dove il lago si è ritirato ormai da secoli. Il tema associato sarà in questo caso quello di Gesù che si dirige all’altra riva, quella delle città pagane e del mondo ellenistico, e il suo modo di evangelizzazione vissuto in movimento verso tutti.​
 
Giorgio Bernardelli
© riproduzione riservata

giovedì 30 maggio 2013

CONCLUSIONE DEL CORSO DI EBRAICO MODERNO - ALEF ALLA SCUOLA "MILAH" - GERUSALEMME

Si è concluso ieri (29.05) il corso di ebraico moderno della classe Alef per il secondo semestre 2013. Un'entusiasta insegnante di nome Ketty ci ha accompagnato in questa bella avventura. Di seguito due foto: la prima di classe e la seconda dell'ultima "lavagna" prima dell'esame finale!
Poi, per chi desidera, un modo spiritoso di imparare l'alfabeto ebraico.






 

AGGIORNAMENTI DA MAGDALA-TARICHEA. IL SITO DEL MAGDALA CENTER - PONTIFICIO ISTITUTO NOTRE DAME

Possiamo vedere questo bel servizio dello stato dei lavori del Magdala Center, il sito archeologico adiacente al sito francescano di Magdala sul Lago di Galilea.


http://www.terrasanctablog.org/2013/05/29/magdala-crocevia-di-storia-archeologia-e-religione/

mercoledì 29 maggio 2013

CONCLUSIONE DEL CORSO DI CRITICA TEXTUS E METODOLOGIA DEL NUOVO TESTAMENTO


Introduzione alla critica testuale e metodologia esegetica del NT

Lo scopo generale del corso, guidato magistralmente dal prof. Alfio Marcello Buscemi, è stato di introdurre gli studenti al metodo storico-critico e agli altri metodi complementari: critica storica, l’analisi strutturale, l’analisi retorica, il metodo canonico.
 
L'esperienza fatta è stata altamente formativa, soprattutto per il lavoro tecnico-scientifico che è stato insegnato per l'approccio ai testi evangelici.
Di seguito possiamo vedere qualche foto dell'ultima lezione...
 
 
 
 
 

martedì 28 maggio 2013

EMERGENZA GRAVE IN SIRIA, il videomessaggio del Custode di Terra Santa

Ecco un'importante aggiornamento sulla situazione in Siria da parte del padre Custode di Terra Santa, p. Pierbattista Pizzaballa:

CONCLUSIONE DEL CORSO DI ESEGESI DELL'AT - GEREMIA

Allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, piano piano, si sta giungendo alla conclusione dell'anno accademico. In questa settimana si stanno concludendo i vari corsi previsti. Lunedì 27 maggio siamo giunti al termine di un proficuo corso di esegesi dell'AT dedicato all'analisi ed allo studio del profeta Geremia. Docente invitato per il corso è stato il prof. don Vincenzo Lopasso che ha magistralmente condotto la proposta esegetica fornendo precisi spunti di analisi e corredando le esposizioni con materiale per l'approfondimento. Con le sue stesse parole possiamo affermare che "il libro di Geremia è una polifonia, a volte vi sono voci discordanti, ma il profeta esprime una grande passione per Israele e per un Dio che si dedica al suo popolo".
Il professor Lopasso cura anche un suo blog interessante. Ecco il suo indirizzo: http://ilblogdidonvincenzolopasso.blogspot.co.il/
 
Di seguito qualche immagine di fine corso.



Coloro che hanno seguito il corso ed, al centro, il prof. Lopasso
 
 

Gli stessi studenti e la presenza del Decano dello SBF, p. Pazzini


lunedì 27 maggio 2013

CONCLUSIONE DEL CORSO DI ESEGESI DEL VANGELO DI MATTEO 5,17-48

Si è concluso sabato 25 maggio il corso di esegesi del Vangelo di Matteo condotto dal prof. Matteo Munari ofm. Con le sue stesse parole e cioè "...qui c'è una perla della fede della prima comunità cristiana...", riportiamo di seguito un paio di foto scattate allo SBF nella lezione conclusiva di un "percorso" di studio ed approfondimento veramente importante per la testimonianza evangelica in compagnia di Matteo.
 




 
 

lunedì 20 maggio 2013

ANNIVERSARIO


Dieci anni fa il saccheggio al Museo di Baghdad
Una immagine del 2003 dell'ingresso del Museo Nazionale di Baghdad


Dieci anni dopo il saccheggio, nel caos seguito all'ingresso delle truppe americane a Baghdad, il Museo Nazionale iracheno di archeologia lotta per la riapertura totale e per la ricomposizione del suo patrimonio. A ricordarlo in un forum internazionale oggi a Baghdad il ministero delle Antichità e del Turismo in occasione della Giornata mondiale dei Musei. Annunciato anche l’accordo per la costruzione di un nuovo spazio espositivo nella ex base aerea di al Muthana, segno concreto di una volontà di rinascita. Gabriella Ceraso ne ha parlato con l’archeologo Giuseppe Proietti responsabile dei progetti italiani all’estero:

R. – Il Museo di Baghdad è uno dei musei più importanti di antichità al mondo; conservava la parte certamente più importante del patrimonio archeologico ascrivibile a tre grandi culture: dei sumeri, di Babilonia, degli assiri. Per esempio, i grandi rilievi assiri della Sala Assira; molte delle opere del Sud dell’Iraq, luoghi leggendari della nascita dell’uomo così come lo conosciamo noi su questa terra. Ur è la città da cui è partito Abramo: erano ancora conservate nel museo alcune sculture, alcuni bronzi …

D. – Che cosa è andato perdute e che cosa è tornato, invece, nel museo, oggi?

R. – La gran parte di queste opere è stata trafugata: erano soprattutto sigilli in terracotta. Ce ne sono a centinaia di migliaia … Le opere veramente importanti erano 37, tutte nuovamente poi acquisite dal museo o attraverso una restituzione volontaria o attraverso operazioni di intelligence. Pensi che i muezzin, dopo il furto, nelle loro preghiere quotidiane invitavano la popolazione a restituire spontaneamente le opere che erano state trafugate.

D. – E oggi, come appare?

R. – Una parte del museo l’abbiamo riaperta. La Galleria assira, che è una delle parti più spettacolari, quella con i grandi rilievi dei re assiri, completamente rinnovata anche nei suoi criteri allestitivi, di illuminazione, e alla riapertura del museo era presente anche Al Maliki, allora primo ministro iracheno. Il museo non è aperto tutti i giorni al pubblico, ma non perché sia ancora devastato, bensì perché si trova in una zona che non è ancora ritenuta sicura, tanto che il restauro del Vaso di Uruk, una delle due opere più importanti tra quelle trafugate e poi restituite al museo, è stato eseguito da restauratori italiani all’interno della cosiddetta zona verde, quella dove si trovano gli ex palazzi presidenziali di Saddam, le ambasciate dei Paesi occidentali …

D. – Ora questo passaggio ulteriore, di affidare la costruzione di un nuovo spazio per un’area che era un’ex area militare, ad un grande architetto di origini irachene che ormai vive a Londra, come Zaha Hadid: che ne pensa?

R. – Si parlava già da tempo che del nuovo grande museo se ne occupi un architetto come Zaha Hadid, che noi in Italia conosciamo bene perché è stato il progettista del Maxxi: è una scelta molto significativa da parte delle autorità irachene. Evidentemente, vogliono che questo impegno sia considerato un impegno di grande prestigio.

D. – Anche in Siria, come in Iraq allora, c’è una guerra che sta durando da tanto tempo e sta distruggendo tanto patrimonio artistico mondiale. Quello che è accaduto in Iraq nel tempo, ovvero un recupero parziale, si può ipotizzare anche per la Siria?

R. – E’ veramente difficile, operare in contesti di questa natura. Che cosa si può fare? Purtroppo, temo ben poco …



Testo proveniente dalla pagina

 
DI SEGUITO ALCUNE IMMAGINI DELLE DISTRUZIONI DEL 2003...NON CI SONO COMMENTI MA SOLO VERGOGNA. LA GUERRA E' ANCHE TUTTO QUESTO...



 
...CHISSA' COSA TROVEREMO IN SIRIA, DOPO IL CONFLITTO DI QUESTO TEMPO...


 

sabato 18 maggio 2013

ORAMAI VICINI AL FESTIVAL BIBLICO A VICENZA!


Il Festival si presenta alla stampa


Presentata questa mattina (ndr 17.05.2013) alla stampa la IX edizione del Festival Biblico.

La conferenza stampa a Vicenza, nella Chiesa di Santa Corona, assieme ai due Presidenti del Festival e al vescovo di Vicenza.

L'edizione 2013 della manifestazione, che prenderà il via il 31 maggio per concludersi il 9 giugno, è stata illustrata nei particolari a partire dal tema guida dell'anno, il rapporto tra fede e libertà, tratto dal vangelo di Giovanni "Se conoscessi il dono di Dio". Già nelle premesse i numeri di questa edizione sono da record: 10 giorni di eventi, 160 occasioni di incontro con le Sacre Scritture, 18 mostre gratuite e più di 170 protagonisti.

"La pretesa della nostra proposizione sarà quella di invitare a riflettere e confrontarci sul fatto che per la Bibbia le due istanze evocate, la fede e la libertà umane, più che essere in contrapposizione, sono in realtà in un rapporto di coimplicazione e cogenerazione", ha spiegato Mons. Roberto Tommasi, Presidente del Festival Biblico per la Diocesi di Vicenza. "Infatti la libertà effettiva nel suo rapporto essenziale alla fede, rapporto che è strutturale nella Bibbia tanto quanto nel pensiero filosofico, è effettivamente al cuore della condizione umana", ha concluso Mons. Tommasi.

Come già anticipato in questo sito, sono 4 i percorsi tematici che il Festival propone quest'anno: il percorso spirituale, esegetico e teologico, che più incarna la proposta spirituale del Festival, con l'immancabile incontro in Cattedrale a Vicenza, quest’anno affidato al dialogo tra Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia e la scrittrice Lucetta Scaraffia (giovedì sera 6 giugno). Al suo interno il percorso propone una serie di appuntamenti che indagano il rapporto fede-libertà nelle Sacre Scritture riscoprendo alcune figure della fede presenti nella Bibbia. Società, educazione e cultura sono le parole chiave che guideranno un secondo percorso, con protagonisti provenienti dal mondo laico, che toccherà la fede, la libertà e il loro intreccio nella quotidianità dell’esistenza umana. Su questo binario si muoveranno sociologi, magistrati, scrittori, filosofi, giornalisti e tanti altri. Tra gli incontri più attesi quello dedicato a Padre Puglisi con Pietro Grasso eAlessandro D’Avenia. L’attenzione al contesto globale è confermata anche dal terzo percorso, quello storico e archeologico, che anche quest’anno è racchiuso all’interno della Linfa dell’Ulivo, il Focus sulle Terre Bibliche, promosso dall’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza; percorrendo il filo rosso di fede e libertà, il Festival Biblico propone infine selezionati momenti di incontro con arte, musica, cinema e teatro. L’ironia amara del teatro di Natalino Balasso e il grande concerto di sabato sera in piazza dei Signori con Edoardo Bennato. Due degli eventi più significativi.

"Non è tutto! Sono tante le novità di quest'anno, alcune anche sfiziose", ha spiegato don Ampelio Crema, Presidente del Festival Biblico per i Paolini. "Siamo sempre attenti a mixare in modo armonico,innovazione e tradizione. La IX edizione presenta infatti una svolta tecnologica con l’implementazione di tutti gli strumenti "social” (sito, facebook, twitter, youtube…), l’ideazione dell’App per smart phone dedicata alla manifestazione e la futura trasmissione in diretta streaming su questo sito di circa una decina di eventi in programma per il Festival".

E' stato inoltre ricordato l’impegno solidale del Festival che quest'anno proporrà quattro degli eventi più attesi e qualificati con la traduzione simultanea in LIS (Lingua Italiana dei Sordi) per il pubblico di non udenti. Un altro gesto di attenzione per il Festival e l'ambiente che lo circonda è la scelta di spostarsi in modo ecologico, con l'utilizzo di 10 bici elettricheper gli spostamenti dello staff e dei volontari della manifestazione. Infine, il gradito ritorno di un testimonial d’eccezione: il vino del Festival. Dopo un "bianco” (il Vespaiolo DOC della scorsa edizione) è la volta di un "rosso”, la bottiglia che rappresenterà il Festival 2013 è infatti il Cabernet Sauvignon DOC delle zone collinari di Breganze.

Ora, non vi rimane che venire al Festival!

mercoledì 15 maggio 2013

APPELLO AL MONDO DALLA TERRA SANTA

Un Appello per i due Vescovi rapiti in Siria

Comunicato stampa: Un appello dei Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme riguardante il rapimento dei due Vescovi Metropoliti avvenuto in Siria – Maggio 2013

Logo-Heads-Local-Churches-in-Jerusalem
 
Noi, i Capi delle Chiese di Gerusalemme, abbiamo in preghiera seguito la violenza in corso, lo spargimento di sangue e il conflitto in Siria, iniziati nel marzo 2011. Tutti i giorni decine, o a volte centinaia di persone vengono uccise a causa del conflitto in corso, e migliaia sono rimaste senza case o ricoveri continuando a muoversi senza meta in cerca di sicurezza, cibo e cure.
Un paio di settimane fa, due dei nostri Vescovi Metropoliti di Aleppo, Mar Gregorios Ibrahim della Chiesa siro-ortodossa e Paolo Yazigi della Chiesa greco-ortodossa di Antiochia, sono stati rapiti e il loro autista è stato assassinato mentre stavano consegnando aiuti umanitari ad alcune famiglie di sfollati nella regione. Questo orribile atto di rapire due anziani sacerdoti è un ulteriore segno della tragica situazione in Siria ed è un fenomeno estremamente pericoloso e nuovo nella nostra regione.
I nostri cuori e le nostre menti vanno a tutto il popolo siriano, in particolare alle nostre comunità cristiane e ai loro capi spirituali, che subiscono la sofferenza, la violenza e i maltrattamenti. E facciamo appello a tutte le persone che sono coinvolte nel conflitto affinché cerchino la pace e la stabilità per il bene di tutti i Siriani e pongano fine a questo ciclo di violenza e di spargimento di sangue. Sollecitiamo inoltre l’immediata liberazione dei Vescovi Ibrahim e Yazigi e il loro ritorno sicuro alle loro Chiese e al loro popolo fedele.
Uniamo anche le nostre voci a quelle delle nostre Chiese sorelle in Siria e chiediamo alle nostre antiche comunità cristiane di rimanere salde nella loro fede e nella speranza, preghiamo con loro e per loro, in questo momento di tumulto e caos, per la loro sicurezza, la continua presenza e testimonianza. Come S. Paolo scrive ai Romani: “Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore”. (Romani 8,38-39)


I Capi delle Chiese di Gerusalemme:
+Patriarca Theophilos III, Patriarcato Greco-Ortodosso
+Patriarca Fouad Twal, Patriarcato Latino
+Patriarca Norhan Manougian, Patriarcato Armeno Apostolico Ortodosso
+P. Pierbattista Pizzaballa, ofm, Custode di Terra Santa
+Arcivescovo Anba Abraham, Patriarcato Copto-Ortodosso, Gerusalemme
+Arcivescovo Swerios Malki Murad, Patriarcato Siro-Ortodosso
+Aba Fissiha Tsion, Locum Tenens del Patriarcato Etiope-Ortodosso
+Arcivescovo Joseph-Jules Zerey, Patriarcato Greco-Melchita-Cattolico
+Arcivescovo Moussa El-Hage, Esarcato Patriarcale Maronita
+Vescovo Suheil Dawani, Chiesa Episcopale di Gerusalemme e del Medio Oriente
+Vescovo Munib Younan, Chiesa Evangelica Luterana in Giordania e Terra Santa
+Vescovo Pierre Melki, Esarcato Patriarcale Siro-Cattolico
+Mons. Joseph Antoine Kelekian, Esarcato Patriarcale Armeno-Cattolico

martedì 14 maggio 2013

FESTA EBRAICA DI SHAVUOT QUESTA SETTIMANA



PER APPROFONDIRE COS'E' SHAVUOT
 
CLICCA QUI
 

RITROVAMENTO LUNGO LA STRADA NUOVA (IN COSTRUZIONE) A NORD DI BEERSHEVA


Spectacular colorful 1,500-year-old mosaic discovered on route of new highway to be built north of Be'er Sheva
 

 
Photo Credit: Israel Antiquities Authority: Yael Yolovitch

Excavations on the route of a new superhighway north of Be’er Sheva have uncovered a spectacular 1,500-year-old mosaic in the field of a kibbutz, providing vacationers for those with an extended Shavuot holiday to view the latest discovery.
The Israel Antiquities Authority (IAA) and Cross-Israel Highway Company, which operates “Kvish 6,” or Highway 6, is opening the excavation free of Charge on Thursday morning until noon, when schools and man Yom Ha’atzmaut government offices are closed as an extra day off following Shavuot. The Jewish holiday, also known as Pentecost, is celebrated only one day in Israel but two days outside the country.
The colorful dating to the Byzantine period between the 4th and 6th centuries was exposed in recent weeks in the fields of Kibbutz Bet Kama, located approximately 15 miles north of Be’er Sheva and 50 miles south of Tel Aviv.
During the Byzantine period Jewish and Christian settlements in the region were located next to each other. A synagogue and ritual bath (mikveh) were exposed in two nearby ancient Jewish communities
Before road builders can start getting ready to pave the extension of the highway from north of Beit Kama to a junction only 10 miles north of Be’er Sheva, excavations are carried out to determine if there are historical treasures underground. The archaeological site covers 1.5 acres on kibbutz farmland.
Several astounding finds already have been declared by the IAA, but the mosaic is one of the most spectacular of its kind in the country.
The main building at the site was a large hall 12 meters long by 8.5 meters wide and its ceiling was apparently covered with roof tiles. The hall’s impressive opening and the breathtaking mosaic that adorns its floor suggest that the structure was a public building.
The well-preserved mosaic is decorated with geometric patterns and its corners are enhanced with amphorae – jars used to transport wine – a pair of peacocks, and a pair of doves pecking at grapes on a tendril. These are common designs that are known from this period; however, what makes this mosaic unique is the large number of motifs that were incorporated in one carpet.
Pools and a system of channels and pipes between them used to convey water were discovered in front of the building. Steps were exposed in one of the pools and its walls were treated with colored plaster, known as fresco.
Archaeologists in the Antiquities Authority are still trying to determine the purpose of the impressive public building and the pools whose construction required considerable economic resources.
The site seems to have consisted of a large estate that included a church, residential buildings and storerooms, a large cistern, a public building and pools surrounded by farmland. Presumably one of the structures served as an inn for travelers who visited the place.
 

lunedì 13 maggio 2013

NUOVO LIBRO DELLA COLLANA "BIBBIA E TERRA SANTA"



Bargil Pixner ha percorso a piedi le «strade del Messia». Questo volume raccoglie le sue appassionate ricerche, minuziosamente documentate sulle fonti storiche e confermate dagli scavi archeologici: • riscoperta di Betsaida • la Porta degli esseni • quartiere degli esseni a Gerusalemme. Grazie alla cura del prof. Rainer Riesner, suo collaboratore e professore di Nuovo Testamento all’Università di Dortmund, la presente edizione offre una visione completa delle vicende relative a Gesù, dalla sua nascita, al suo ministero di predicatore itinerante, fino alla passione e alla morte in croce. I racconti evangelici, inseriti nel loro ambiente vitale, acquistano così vivacità e suscitano l’interesse sia del lettore semplicemente curioso di sapere, sia del credente che desidera approfondire le ragioni della propria fede.
 
Destinatari
Tutti e in particolare appassionati di archeologia e nuovi ritrovamenti; pellegrini che desiderano scoprire i luoghi di Gesù in Terra Santa.
 
Autore
BARGIL PIXNER (1921-2002), monaco benedettino di origine italiana, appartenente all’Abbazia della Dormizione di Gerusalemme, ha svolto per più di 25 anni un’intensa attività archeologica in Galilea soprattutto a Tabgha e Betsaida, e a Gerusalemme ed è stato una guida assai stimata dai pellegrini di Terra Santa. Ha pubblicato numerose opere in varie lingue per far conoscere i luoghi dove Gesù è vissuto e che sono giustamente definiti come un «Quinto Vangelo». Per le Edizioni Messaggero Padova ha già publicato, con McNamer, «Gesù e il cristianesimo» (2011).
 


domenica 12 maggio 2013

LA SUKA DI SAN CARITONE NEL DESERTO DI GIUDA...CONSIDERAZIONI ED ALLARMI. SALVIAMO L'ANTICA LAURA DI CARITONE!


Recentemente ho avuto modo di recarmi due volte presso i resti della grande Laura di S.Caritone nel deserto di Giuda. Innanzitutto che cosa sono le Laure?

Di seguito propongo uno stralcio di un’intervento del prof. Fotios Ioannidis dell’Università di Tessalonica – Grecia.

 

Le Laure

(parte di una lettura più ampia del prof. Fotios Ioannidis – Università Aristoteleion – Tessalonica)

 

Il prodotto piu originale del monachesimo palestinese furono le Laure. Laura (Λαύρα) e un termine greco che in origine ha il significato di "cammino stretto", "gola", "burrone". La tipica laura palestinese sorgeva infatti all' interno di alcuni stretti crepacci, su versanti desolati o scarsamente coperti da vegetazione di una montagna scoscesa. Il tipo di terreno in cui sorgeva fini per designare l' istituzione.

Moltissime notizie sulle famose laure palestinesi e dei loro famosi asceti prendiamo dall' agiografo Cirillo di Scitopoli e da Giovanni Cassiano.

I dintorni della laura classica non potevano essere piu caratteristici e pittoreschi. Gli edifici centrali si appoggiavano alla roccia scoscesa, quando non erano intagliati nella stessa pietra; a volte la costruzione si articola in gradoni. Sparse tutt'intorno si innalzavano le celle dei solitari, che rimanevano nelle loro residenze individuali per tutta la settimana. In esse pregavano, leggevano, meditavano, praticavano l' ascesi e lavoravano.

Nelle laure scavate nella roccia le celle erano spesso semplici fenditure; in quelle ubicate in pianura erano costruite di mattoni cotti o seccati al sole. Normalmente erano composte di due locali: un vestibolo e una piccola camera interna. Il nucleo centrale era composto da una chiesa, una sala di riunione, un forno, un magazzino e il piu delle volte una stalla. A volte la chiesa non era che un' ampia grotta piu o meno adattata. Non mancava la foresteria, in cui venivano ospitati pellegrini e viandanti.

Tutti i sabati i solitari della laura si riunivano negli edifici centrali. Si preparavano alla synaxis domenicale e vi prendevano parte, quindi tenevano un' assemblea.

I monaci lavoravano come braccianti nella costruzione di nuovi edifici o nella manutenzione di quelli esistenti. L'egumeno assegnava loro gli incarichi di maggiordomo, infermiere, cuoco, panettiere e mulattiere.

Nelle laure c'era un unione stretta tra i solitari che la costituivano. La loro vita era soggetta alle regole; tutti erano sottomessi all' autorità dell' egumeno; il sabato e la domenica praticavano vita comunitaria.

Il primo fondatore di laure fu un monaco originario di Licaonia, di nome Caritone.

La fondazione della Laura di Faran, pochi chilometri da Gerusaleme, puo essere datata intorno al 330. Caritone fondo altre due laure: una sul monte delle Tentazioni, presso Gerico, e l' altra di nome Souka, vicino a Betlemme. Le tre laure nacquero spontaneamente, senza che Caritone lo avesse deciso. Cio che cercava era la solitudine con Dio, e nulla piu. Ma dovunque egli stabiliva, affluivano numerosi i discepoli e nasceva una laura.

 

In seconda battuta riporto qualche rilievo e considerazione personali:

-         La Laura (Suka) di S. Caritone, per intenderci vicina all’insediamento israeliano di Tekoa, si trova in uno stato miserevole dove, da un nostro survey veloce, si è potuto notare noncuranza, erbaccia che dimora qui e là distruggendo definitivamente le testimonianze di cisterne, stanze, rete idrica, la torre stessa di sud, i tanti frammenti di intonaco ancora visibili, la cisterna di epoca bizantina dove l’acqua stagnante non è più utilizzata ed il sito per il turismo, costruito dalle antichità israeliane, è in totale abbandono. Ci troviamo in piena area dei Territori Palestinesi Occupati. Chi si darà pena di prendersi cura di questa importante memoria cristiana del deserto di Giuda?

-         Altrettanto in stato di abbandono è la grotta di S.Caritone, già studiata e posta in rilievo dall’archeologo Y.Hirschfeld e dal suo staff, con un’ottimo articolo apparso sul LA 50 (2000) e di cui riporto solo alcune righe iniziali: The monastery of Chariton was one of the largest and most important in the Judean Desert. It was founded as a laura in the mid-fourth century CE. It is related that Chariton wandered southwards from the monastery of Douka (Deir el-Quruntul west of Jericho) to a place located 14 stadia (some 2.6 km) from the village of Tekoa. Se, ed è a mio avviso la verità, questo complesso fu uno dei più grandi e più importanti monasteri del Deserto di Giuda, allora abbiamo il dovere di prenderci cura e chiedere conto ad Israele o all’ANP la possibile sistemazione e cura di questa importante area;

 

Ora guardiamo qualche foto che documenta lo stato di abbandono e di incuranza:


 Si notano molti resti di strutture poste qua e là, ma senza una cura ed una didascalia
Interno della cisterna di epoca bizantina con la croce sfregiata
Interno della cisterna bizantina con acqua stagnante
Cisterna bizantina, particolare. Si notano anche i pesci!
I resti di intonaco di una vasca di raccolta acqua
Queste strutture sono "condannate" a crollare nel prossimo futuro


Salviamo la Laura di San Caritone!