Carissimi,
con oggi iniziamo la preparazione più prossima al Natale. Per ogni giorno offrirò un'antifona ed una lettura "archeologica" della stessa.
L’elemento
più caratteristico della settimana che va dal 17 al 23 dicembre, da non
confondersi con la novena, è la presenza delle cosiddette antifone “O”, sia
nella Liturgia delle Ore come antifone al Magnificat,
sia nella celebrazione dell’Eucarestia come versetti del canto al Vangelo. Così
chiamate perché iniziano sempre con il vocativo formato dall’interazione “O”, seguito
da uno dei titoli attribuiti a Gesù, sono sette preghiere molto antiche entrate
nella liturgia intorno al IX secolo. Esse sono composte da passi biblici,
tratti quasi letteralmente dalla versione latina di S. Girolamo, e sviluppano
un tema biblico particolare ricavato dal
titolo con cui iniziano: O Sapientia, O
Adonai, O Radix Iesse, O Clavis David, O Oriens, O Rex gentium, O Emmanuel .
17 DICEMBRE
O Sapientia,
quae ex ore Altissimi prodisti,
attingens a fine usque ad finem,
fortiter suaviterque disponensque
omnia: veni ad docendum nos
viam prudentiae
O Sapienza,
che sei uscita
dalla bocca dell’Altissimo
raggiungendo
gli estremi confini del
mondo e tutto
disponi con soavità e forza,
vieni ad insegnarci la via
della prudenza
Matteo evangelista ed il simbolismo dell'angelo.
Matteo ci racconta la sapienza di Dio perchè si compisse ciò che era
stato detto dal Signore per mezzo del profeta: "Ecco, la vergine concepirà e darà
alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele..." Mt 1,22-23
Questo particolare si trova a Verona ed è parte di un lintello.
Nessun commento:
Posta un commento