lunedì 24 ottobre 2011

Escursione a Wadi Murrabb'at

Simon bar Kokheba o Bar Kochba (ossia, "figlio della stella"), fu un rivoluzionario ebreo che guidò la terza guerra giudaica (dal 132 al 135 dc) contro i romani, ma sul quale le fonti scarseggiano. Allo scoppio della guerra era imperatore Adriano, ma le tensioni fra giudei e romani stavano crescendo da parecchio tempo.
Nel 132 Simon si autoproclamò Messia, mettendosi a capo dell'ultima rivolta ebraica contro l'Impero Romano. Dopo la sconfitta di quella ribellione, i sacerdoti ebrei lo chiamarono Bar Koseba, ossia "il figlio della menzogna".
Durante la rivolta i cristiani si rifiutarono di combattere e secondo Giustino di Nablus, vennero condannati ad essere puniti duramente a meno che non disconoscessero Gesù come Messia e maledicessero il suo nome. Un approfondimento di questo tema lo si può trovare (in lingua inglese) nel sito: http://www.livius.org/ja-jn/jewish_wars/jwar07.html.
Comunque dopo un primo momento nel quale la guerriglia e l'effetto sorpresa permisero ai ribelli di conseguire notevoli successi, i romani si decisero a reprimere la rivolta con un intervento massiccio. Adriano assegnò a questa campagna Giulio Severo (da poco tornato dalla Britannia) che basò la sua strategia offensiva sul temporeggiamento volto a sfiancare l'avversario e sull'esecuzione immediata dei prigionieri. Nel 135 i rivoltosi vennero schiacciati definitivamente dalla superiorità militare romana a Bethar e l'ultima opposizione giudaica ai romani venne vinta. Gerusalemme venne trasformata in una città "ellenistica" e le venne cambiato il nome in Aelia Capitolina, non permettendo più agli ebrei di metterci piede. Iniziò così un periodo di forte repressione religiosa sotto il dominio romano di Adriano.
Nel 1960 vennero alla luce diverse lettere scritte da Bar Kokheba ai suoi ufficiali in alcune grotte a Wadi Murabba, chiamati manoscritti di Murrabba'at, e a Nahal Hever.
Domenica 23 ottobre ci siamo stati. Ecco qualche foto.
Questo è l'imbocco del wadi (torrente)

L'interno della grotta dove sono state trovate le lettere

Alcuni tratti del wadi con pozze d'acqua residua

La nostra "guida" esperta, fr. Oscar Mario