venerdì 7 ottobre 2016

7 ottobre - Beata Vergine Maria del Rosario e memoria della salita al Cielo di P. Bellarmino Bagatti Ofm

Proprio ieri sono cominciate le lezioni allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme ed oggi abbiamo già una memoria importante per la nostra università. Ricordiamo tra i "fondatori" dello Studium il carissimo p. Bellarmino Bagatti.

Padre Bagatti nacque a Lari (Pisa) l’11 novembre 1905. A 17 anni vestì l’abito di san Francesco sul Monte della Verna in Toscana e a 23 anni fu ordinato sacerdote. Nel 1931 fu inviato al Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana in Roma, dove nel 1934 conseguì brillantemente il titolo di Dottore in Archeologia Cristiana. La sua tesi su “Il Cimitero di Commodilla o dei Martiri Felice ed Adautto sulla via delle sette chiese” fu pubblicata nel 1936 come primo numero della collana dell’Istituto “Roma sotterranea cristiana. Nuova Serie”.
Dal 1935 fu Professore di topografia di Gerusalemme e archeologia cristiana presso lo Studium Biblicum Franciscanum. Con il Padre Sylvester Saller nel 1941 dette inizio alla serie “SBF Collectio Maior” e nel 1951, insieme al Padre Donato Baldi, fondò la rivista “SBF Liber Annuus”. Nel decennio 1968-1978 fu Direttore dello Studium. Sotto la sua guida l’Istituto ampliò programmi e attività, e crebbe il numero dei professori e degli studenti. Per molti anni fu anche insegnante nello Studio Teologico Internazionale della Custodia di Terra Santa. Guidò generazioni di studenti nelle escursioni in Terra Santa e fuori.
Morì presso il Convento di San Salvatore a Gerusalemme il 7 ottobre del 1990.
Sono solo alcune righe di un curriculum straordinario a cui oggi, noi professori e studenti, attingiamo a piene mani per vivere la conoscenza della Parola nelle terre bibliche. Un dono che assume un significato profondo quando, riguardo all'archeologia, il p. Bellarmino così si espresse:

 
“Per fare l’archeologia ci sono tre metodi. Il primo è quello delle visioni, ripensamenti ecc. …
Un secondo metodo è quello di fare a tavolino con pochi elementi e molta fantasia. Abbiamo una serie infinita di ricostruzioni del S. Sepolcro che, a dire il vero, non hanno nulla a che fare con gli edifici esistenti.
Infine vi è il lavoro detto ‘scientifico’ che guarda ciò che è trovato in ogni scavo, il livello, la riempitura concomitante ecc. e in base a questo ardisce di fare qualche ricostruzione. È certo che gli scavi non possono risolvere tutti i problemi e spesso ne accrescono altri, ma qualche punto fisso lo determinano. Credo che su questo dobbiamo posare il nostro piede”.

P. Bellarmino Bagatti, lettera al prof. Ferdinando Luciani, redattore della rivista Bibbia e Oriente, 16.10.1979.

 
P. Bellarmino Bagatti

Un approfondimento sulla figura e sull'opera di questo frate francescano si può trovare a questo link:

 http://sbf.custodia.org/default.asp?id=481