venerdì 26 ottobre 2012

RICORDANDO PADRE MICHELE PICCIRILLO






IN MEMORIAM


Sono trascorsi quattro anni dalla morte improvvisa di p. Michele Piccirillo ofm, frate francescano ed archeologo in Terra Santa. E' doveroso e giusto il ricordo e l'ammirazione per un uomo che segnato lo studio, la ricerca e l'amore per i luoghi santi e le antichità/radici dell'uomo.
Riporto un passaggio dell'omelia tenuta durante le esequie a Roma dal prof. Frédéric Manns:



"Padre Michele quando si presentava ai giornalisti ripeteva volentieri: sono un padre francescano di Gerusalemme. Essere professore ed archeologo era per lui secondario. La sua vocazione era di essere un francescano a Gerusalemme. In questa definizione era contenuta la sua fede, la sua visione del mondo e la sua teologia
Sabato scorso (ad ottobre 2008) il sinodo dei vescovi che trattava il tema della Bibbia finiva i suoi lavori. La notte tra sabato e domenica, Padre Piccirillo, che aveva finito da alcuni mesi il suo ultimo libro sulla Nova Gerusalemme partiva per la Gerusalemme celeste. Ho voluto ricordare questo legame tra il sinodo sulla Bibbia e la Pasqua di Padre Michele perché egli stesso era un innamorato della Bibbia. In una conferenza fatta a Torino nel 2004 egli scriveva: “Esistono molti modi per accostarsi alla Bibbia e per ricavarne il messaggio; oggi vi parlerò di un modo tutto particolare: è quello di chi, come me, svolge la professione di geografo – archeologo.
Secondo il punto di vista di chi si occupa di queste discipline, la Bibbia è un libro dell’antichità di cui si può dare una "lettura materiale", che accantona per un momento il racconto e dà la priorità allo studio dei luoghi e dei fatti storici: la raccolta dei dati inerenti luoghi e fatti permetterà poi di intendere con maggiore esattezza il significato del testo biblico.
Il testo biblico può essere studiato come storia della salvezza, ma anche come "storia", e la storia per essere tale deve essere legata a un territorio e a tempi precisi. Certamente questa è la parte iniziale del discorso biblico, sul quale poi l’esegeta lavorerà per capire correttamente il testo”.
Il sinodo dei vescovi ha trattato lo stesso problema, quello delle diverse letture della Bibbia".
Ed è quello che stiamo portando avanti anche noi, qui allo Studium Biblicum di Gerusalemme, seguendo l'esempio di Padre Michele a cui affidiamo a Dio la sua anima e tutto il suo operato affinché lo accolga tra le braccia misericordiose e fedeli.


Una delle foto più suggestive di p. Michele, in compagnia di Papa Giovanni Paolo II



 
 

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