martedì 12 novembre 2013

SIRIA, CONTINUA IL DISASTRO ANCHE A LIVELLO ARCHEOLOGICO E STORICO





La Cattedrale antica di San Simeone lo Stilita è stata presa d'assalto dai ribelli presso la zona nord di Aleppo!

CATTEDRALE ANTICA. La notizia, diffusa da Le veilleur de Ninive, è drammatica dal momento che la cattedrale è tra le più antiche esistenti al mondo. Costruita nel IV secolo, si trova nella zona nord di Aleppo ed è stata intitolata al santo siriano che, vissuto a cavallo tra IV e V secolo, rimase per 37 anni seduto in cima ad una colonna come eremita. Diventato famoso per i suoi miracoli, fu venerato già in vita come un santo dal popolo e da tutta la Chiesa ed era temuto dagli imperatori. La cattedrale ospita anche il basamento della colonna di 15 metri dove il santo rimase per la maggior parte della sua vita.

IL DRAMMA DI ALEPPO. Aleppo vive in una situazione drammatica, come ha testimoniato a tempi.it un suo cittadino cristiano, Claude Z.: «La situazione è critica: non abbiamo la corrente elettrica da dieci giorni, manca il cibo, ribelli ed esercito continuano a darsi battaglia e i terroristi islamici hanno imposto la sharia nella parte della città che controllano».

«MASSACRO DI CRISTIANI». Intanto sono stati diffusi da Aiuto alla Chiesa che soffre i dettagli dell’uccisione di molti cristiani nel villaggio siriano di Sadad, conquistato dai terroristi islamici e liberato da due settimane dall’esercito. Secondo quanto affermato dall’arcivescovo Selwanos Boutros Alnemeh, metropolita siro-ortodosso di Homs e Hama, «c’è stato il più grande massacro di cristiani dall’inizio della guerra e 45 cristiani innocenti sono stati martirizzati mentre 1.500 famiglie sono state trattenute come ostaggi e scudi umani».

GETTATI VIVI IN UN POZZO. Come riporta Acs, 30 corpi sono stati ritrovati in due diverse fosse comuni. Molti presentano segni di tortura e strangolamento, tra cui vecchi, handicappati e bambini. Inoltre, sei membri di una stessa famiglia, tra cui una donna di 90 anni, sono stati gettati vivi dai ribelli dentro un pozzo e lì sono morti.
Il patriarca greco-cattolico di Damasco Gregorio III Laham ha commentato: «Come si possono commettere atti così inumani e bestiali a dei vecchi e alla loro famiglia? Io non capisco perché il mondo non alza la voce contro questi atti di brutalità. Estremismo e fondamentalismo aumentano in Siria, quanto avvenuto a Sadad è l’emblema di quello che tutti i cristiani in Siria stanno affrontando».

Il servizio, da Twitter è di @LeoneGrotti

 Un'immagine della Cattedrale saccheggiata di S.Simeone

venerdì 1 novembre 2013

NAIN (GALILEA) UN QUADRETTO DEL IV SURVEY DI SUPERFICIE

Un piccolo "quadretto" del survey realizzato oggi a Nain/Naim in Galilea. Grazie di cuore alla preziosa collaborazione dei proff. Pierri, Luca e Cavalli, abbiamo raccolto ulteriori dati e fotografie nell'area della necropoli romana, nello scavo di emergenza a fianco la Chiesa ed infine le "viste" dall'alto, dal Monte Moreh.

 
La vista su Nain dal monte Moreh



Ecco a sinistra la Moschea e a destra la Chiesa

giovedì 31 ottobre 2013

1 NOVEMBRE: FESTA DI TUTTI I SANTI

Carissimi e carissime,

viviamo con gioia grande ed amorevolezza immensa questa antichissima ed importante festa di Ognissanti. 

E' la festa di tutti, ma proprio tutti! 

Coloro che sperano nel Signore Gesù Cristo e ne sentono la presenza, coloro che sono lontani da Lui ma lo stesso amati e voluti bene, coloro che stanno vivendo un tempo di fatica e dolore, coloro che sono felici affinché distribuiscano gioia a chi non ne ha, coloro che hanno fame e sete di pace perchè diventino "artigiani di pace", coloro che ascoltano, pregano, si affaticano, costruiscono il regno di Dio in mezzo a noi, coloro...

Buona festa di Ognissanti a tutti e tanti cari auguri da Gerusalemme!

don Giana


ALTRO IMPORTANTE SURVEY DI NAIN

Una veduta aerea di Nain, oggi Nin in Galilea

Effettueremo un altro importante survey (sarà il quarto dall'inizio della tesi) domani, 1 novembre 2013, per raccogliere ulteriori dati circa lo scavo di emergenza, le aree tombali di sud-ovest e le piccole cime del Monte Moreh. Sarà una giornata intensa. GPS, ortofoto, camera-web...tutto è già pronto!

sabato 26 ottobre 2013

26 OTTOBRE 2008 - 26 OTTOBRE 2013 - TI RICORDIAMO P. MICHELE!



 
 
Si! Carissimo p. Michele ti ricordiamo e continuiamo a seguire le tue orme qui allo Studium Biblicum Franciscanum. Sono trascorsi cinque anni dalla tua dipartita verso "cieli nuovi e terre nuove" però lo spirito ed i progetti iniziati da te sono andati avanti.
Ti ricordiamo caro Abuna Michele perchè hai lasciato il segno e continui a spronarci a seguire i "segni" del passaggio del Messia e Signore Gesù.
 
Ecco, per ricordarti, alcune immagini stupende di quando hai accolto Papa Giovanni Paolo II al Monte Nebo in Giordania



sabato 5 ottobre 2013

BREVETTO ADVANCED DI SUBACQUEA RAGGIUNTO!!!

Carissimi,
si! Devo annunciarvi che anche il brevetto di Oper Water Advanced è stato raggiunto!
Siano rese lode al Signore degli Abissi ed a tutte le creature che vivono in esso. Ora posso procedere con i corsi di archeosub, ma tutto è rimandato a primavera quando rientrerò in Italia, dopo la licenza in Scienze Bibliche ed Archeologia a Gerusalemme.
Ringrazio Manuel e tutto lo Staff del Isamar Diving Center di Isola Verde (Chioggia) per la loro competenza e professionalità nelle tre immersioni conclusive di questo brevetto. Possano sempre sondare gli abissi del nostro bel mar Adriatico!
Ecco una foto scattata attorno al relitto Evdokia II al largo di Chioggia:
 

Il mio istruttore Manuel ed io
 
 
Ed ecco un paio di video sulle ultime immersioni in vista del raggiungimento del brevetto advanced:
 


il relitto Evdokia II affondato nel 1991 al largo di Chioggia
 
 

 
Immersione "Baita al Lago" al Castello di Godego (TV) - Italia

giovedì 26 settembre 2013

RITROVAMENTI A GERUSALEMME


Menorah, Shofar e rotolo della Torah su un medaglione d’oro del VII secolo

Trovata ai piedi del Monte del Tempio un'eccezionale testimonianza del continuo legame fra gli ebrei e Gerusalemme

 

Durante gli scavi estivi ai piedi del Monte del Tempio, l’archeologa dell’Università di Gerusalemme Eilat Mazar ha fatto una scoperta eccezionale: due involti pieni di tesori tra cui 36 monete d’oro, gioielli d’oro e d’argento e un medaglione d’oro con inciso il simbolo della Menorah (candelabro del Tempio). Sul medaglione largo 10 centimetri sono incisi anche uno shofar (corno d’ariete) e un rotolo della Torah.Archeologa di terza generazione all’Istituto di archeologia dell’Università di Gerusalemme, Eilat Mazar dirige gli scavi sulla sommità della Città di David e al muro meridionale del Monte del Tempio. Dopo aver definito il ritrovamento una scoperta unica e mozzafiato, Mazar spiega: “In questa zona abbiamo fatto ritrovamenti significativi risalenti al periodo del Primo Tempio, un’epoca della storia di Gerusalemme molto anteriore, quindi scoprire una Menorah d’oro a sette braccia del VII secolo e.v. ai piedi del Monte del Tempio è stata una completa sorpresa”.

Il reperto, dissotterrato solo cinque giorni dopo l’inizio dell’ultima fase degli scavi all’Ophel, si può far risalite al tardo periodo bizantino (inizi del VII secolo e.v.). Il tesoro di preziosi è stato rinvenuto nelle rovine di una struttura pubblica bizantina a soli 50 metri dal muro meridionale del Monte del Tempio. Mazar sottolinea che il fatto che i manufatti siano stati scoperti così vicini alla Porta Tripla (sulla parete sud, oggi murata) riflette il perpetuo desiderio di rinascita del popolo ebraico in tutta la sua storia.

La Menorah, un candelabro a sette braccia che era usato nel Tempio, è il simbolo nazionale dello Stato d’Israele e riflette la presenza storica degli ebrei in questa regione. La posizione dei reperti al momento del ritrovamento indica che uno degli involti era stato accuratamente nascosto sotto terra mentre il secondo era stato apparentemente abbandonato in fretta e sparpagliato sul pavimento.

Vista l’epoca degli oggetti e la posizione in cui sono stati trovati, Mazar valuta che siano stati abbandonati nel contesto della conquista persiana di Gerusalemme del 614 e.v. Dopo che i persiani conquistarono Gerusalemme, molti ebrei colsero l’occasione per fare ritorno nella città, andando a costituire la maggioranza della sua popolazione, nella speranza di godere di libertà politica e religiosa. Ma quando il potere persiano iniziò a declinare, anziché formare un’alleanza con gli ebrei, i persiani cercarono il supporto dei cristiani e finirono col permettere loro di espellere gli ebrei da Gerusalemme.

Appeso a una catena d’oro, il medaglione con la Menorah era probabilmente un ornamento per un rotolo della Torah. In questo caso si tratterebbe del più antico ornamento di rotolo della Torah trovato finora in uno scavo archeologico. Era sepolto in una piccola depressione nel pavimento, insieme a una medaglia d’oro più piccola, due pendenti, una serpentina d’oro e un fermaglio d’argento, probabilmente tutti addobbi per rotoli della Torah.

“A quanto pare – dice Mazar – la spiegazione più probabile è che questo tesoro dell’fosse destinato ad essere un contributo per la costruzione di una nuova sinagoga, in una posizione molto vicina al Monte del Tempio. Quel che è certo è che la loro missione, quale che fosse, non ebbe successo. Il tesoro fu abbandonato e i suoi proprietari non ebbero più modo di tornare a recuperarlo”.

Il tesoro dell’Ophel (collina a nord del monte Sion dove si trova il nucleo originario della città di Gerusalemme) è la terza collezione di monete d’oro rinvenuta in scavi archeologici a Gerusalemme, dice Lior Sandberg, specialista in numismatica all’Istituto di Archeologia. “Le 36 monete d’oro possono essere datate ai regni di diversi imperatori bizantini, dalla metà del IV secolo all’inizio del VII secolo e.v.”. Insieme alle monete è stato trovato un paio di grandi orecchini d’oro, un prisma esagonale d’argento placcato d’oro e un lingotto d’argento. Resti di stoffa indicano che un tempo questi oggetti erano avvolti in una borsa di stoffa simile all’involto che conteneva il medaglione con la Menorah.

Gli scavi all’Ophel hanno fatto notizia qualche mese fa quando Mazar ha annunciato la scoperta, nel 2012, di un’antica iscrizione cananea (recentemente identificata come ebraica) che rappresenta il primo testo alfabetico scritto mai rinvenuto a Gerusalemme.

La stagione di scavi 2013 è durata da aprile sino alla fine di luglio, ed è stata condotta dall’Istituto di Archeologa dell’Università di Gerusalemme. La Israel Antiquities Authority sta svolgendo lavori di conservazione e sta preparando il sito per l’accesso del pubblico. Il sito si trova all’interno del Jerusalem National Park dalla Israel Nature and Parks Authority, che corre attorno alle mura di Gerusalemme, ed è amministrato dalla East Jerusalem Development Company.

Il progetto Ophel è stato generosamente sovvenzionato, sin dal 2009, da Daniel Mintz e Meredith Berkman di New York. L’intero progetto comprende gli scavi archeologici e l’elaborazione dei reperti per la pubblicazione, oltre alla conservazione e preparazione del sito per la sua apertura al pubblico. L’Herbert W. Armstrong College di Edmond, Oklahoma, sostiene le ricerche di Mazar inviando studenti volontari a partecipare agli scavi.

(Da: Ufficio stampa dell’Università di Gerusalemme, 09.09.13)

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha voluto congratularsi con l’archeologa Mazar dicendo che ci troviamo di fronte “a una attestazione di prim’ordine del legame che unisce il popolo d’Israele a Gerusalemme, al paese e al loro retaggio: una Menorah, uno Shofar, un rotolo di Torah. Se bisogna rappresentare l’essenza del nostro popolo, nessuna descrizione potrebbe essere più concisa”.

(Da: Israel HaYom, 10.9.13)

 

sabato 7 settembre 2013

SCOPERTE E CONFERME


Scoperto a Gerusalemme un ospedale crociato di mille anni fa

Nel cuore del quartiere cristiano della Città Vecchia, un’imponente struttura che per anni è stata usata come mercato orto-frutticolo coperto

Archi e volte alti oltre sei metri.

Scavi e ricerche compiuti dall’Antiquity Authority israeliana e dalla compagnia “Grand Bazaar” di Gerusalemme est hanno portato alla scoperta di un antico ospedale, risalente a circa mille anni fa, nel cuore del quartiere cristiano nella Città Vecchia di Gerusalemme.

La sezione riportata alla luce è parte di un’imponente struttura di epoca crociata (1099-1291 e.v.), usata come un affollatissimo ospedale. La struttura, che è di proprietà del Waqf (l’ente che gestisce il patrimonio religioso musulmano), si trova in una zona della Città Vecchia nota come Muristan (alterazione della parola persiana per ospedale), vicino a Via David.

Fino a una decina d’anni fa la struttura era usata come mercato coperto di frutta e verdura ed era piena di traffici e di folla. Dopodiché è rimasta in stato di abbandono per molti anni. Ora, a seguito alla decisione della compagnia “Grand Bazaar” di trasformarla in un ristorante, l’Antiquity Authority israeliana ha dato inizio ai consueti scavi archeologici di verifica.

La struttura, di cui è oggi esposta solo una piccola parte, si estende per oltre 3,7 acri (quasi 15.000 metri quadrati) e presenta grandi colonne centrali che sorreggono archi e volte alti oltre sei metri. Il tutto formava un immenso salone occupato da sale e camere più piccole.

Si sapeva dell’esistenza del grande ospedale dai documenti storici dell’epoca, per lo più in latino Renne Forestany e Amit Re’em, direttori degli scavi per l’Antiquity Authority, spiegano che “si sapeva dell’esistenza del grande ospedale dai documenti storici dell’epoca, per lo più in latino. I documenti parlano di un ospedale sofisticato, per gli standard dell’epoca, che non era né più piccolo né meno complicato di un ospedale moderno”.

Secondo gli archeologi, l’ospedale venne istituito e costruito dai Cavalieri dell’Ordine dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, l’ente religioso-militare noto come “gli ospitalieri”.

Nel terremoto del 1457 la struttura crollò e rimase in rovina fino all’epoca ottomana. Parti di essa vennero usate come scuderie, in epoca medioevale, e negli scavi sono state trovate ossa di cavalli e cammelli, oltre a una grande quantità di pezzi di metallo usati per la ferratura.

(Da: Jerusalem On Line, 5.8.13)

 

IN PREGHIERA E RIFLESSIONE AFFINCHE' IL MONDO VIVA LA PACE


Preghiera per la pace

O Signore,
c'è una guerra
e io non possiedo parole.
Tutto quello che posso fare
è usare le parole
di Francesco d'Assisi.
E mentre prego
questa antica preghiera
io so che, ancora una volta,
tu trasformerai la guerra in pace
e l'odio in amore.
Dacci la pace,
o Signore,
e fa’ che le armi siano inutili
in questo mondo meraviglioso.
Amen.

Madre Teresa di Calcutta

giovedì 5 settembre 2013

UN MESE IN ITALIA...

Carissimi amici lettori e lettrici,
 
rieccomi a voi dopo quest'ultimo intenso mese di agosto/settembre.
Ora sono stabile nella mia residenza italiana di Villalta di Gazzo Padovano e sto lavorando alla composizione della tesi di licenza in Scienze Bibliche ed Archeologia.
Sarà un mese intenso ma confido di poter incontrare molti di voi tra la canonica e qualche incontro ad hoc in qualche occasione.
Intanto vi saluto tutti e spero di vedervi o scrivervi.
 
Gianantonio
 

 

Ad Ustica - estate 2013 con il prof. Purpura ed il mio amico Danilo

domenica 4 agosto 2013

CORSO DI ARCHEOGIS A SOLUNTO (SICILIA) - LUGLIO 2013

Come promesso ecco un breve stralcio del corso che ho fatto a Solunto-S.Flavia in provincia di Palermo nella prima quindicina di giorni di luglio...
 
Che cos'è il GIS?


SIT è l'acronimo italiano di Sistema Informativo Territoriale; la sua traduzione inglese, vale a dire Geographic(al) Information System, GIS, viene spesso usata erroneamente come sinonimo di SIT.

Un sistema informativo territoriale o SIT è infatti "Il complesso di uomini, strumenti e procedure (spesso informali) che permettono l'acquisizione e la distribuzione dei dati nell'ambito dell'organizzazione e che li rendono disponibili, validandoli, nel momento in cui sono richiesti a chi ne ha la necessità per svolgere una qualsivoglia attività" Mogorovich (1988).

Un GIS è invece un sistema informativo computerizzato che permette la gestione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti). Secondo la definizione di Burrough (1986) "il GIS è composto da una serie di strumenti software per acquisire, memorizzare, estrarre, trasformare e visualizzare dati spaziali dal mondo reale". Trattasi quindi di un sistema informatico in grado di produrre ed analizzare dati spaziali associando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche.
Il GIS consente di mettere in relazione tra loro dati diversi, sulla base del loro comune riferimento geografico in modo da creare nuove informazioni a partire dai dati esistenti. Il GIS offre ampie possibilità di interazione con l'utente e un insieme di strumenti che ne facilitano la personalizzazione e l'adattamento alle problematiche specifiche dell'utente.

I GIS presentano normalmente delle funzionalità di analisi spaziale ovvero di trasformazione ed elaborazione degli elementi geografici degli attributi. Esempi di queste elaborazioni sono:
  • L'overlay topologico: in cui si effettua una sovrapposizione tra gli elementi dei due temi per creare un nuovo tematismo (ad esempio per sovrapporre il tema dei confini di un parco con i confini dei comuni per determinare le superfici di competenza di ogni amministrazione o la percentuale di area comunale protetta);
  • Le query spaziali: interrogazioni di basi di dati a partire da criteri spaziali (vicinanza, inclusione, sovrapposizione etc.)
  • Il buffering: da un tema puntuale, lineare o poligonale definire un poligono di rispetto ad una distanza fissa o variabile in funzione degli attributi dell'elemento
  • La segmentazione: algoritmi di solito applicati su temi lineari per determinare un punto ad una determinata lunghezza dall'inizio del tema;
  • La network analysis: algoritmi che da una rete di elementi lineari (es. rete stradale) determinano i percorsi minimi tra due punti;
  • La spatial analysis: algoritmi che utilizzando modelli dati raster effettuano analisi spaziali di varia tipologia, ad es: analisi di visibilità;
  • Analisi geostatistiche: algoritmi di analisi della correlazione spaziale di variabili georeferite.
 
L'uso della STAZIONE TOTALE

 
Esempio di ortofoto
 

sabato 27 luglio 2013

RITORNO SUL CAMPO...

Carissimi e carissime,
 
dopo un periodo lungo di assenza dal blog eccomi di ritorno sulla pagina web! Mi scuso con quanti, amici e amiche fedeli alla lettura, non hanno avuto gli aggiornamenti dovuti e promessi per la conduzione di questa importante finestra sul Medio Oriente ed in particolare sulla Terra del Santo.
I motivi dell'assenza sono stati la conclusione dell'Anno Accademico a Gerusalemme, il successivo pellegrinaggio con un folto gruppo di pellegrini italiani, la mia partecipazione al corso di ArcheoGIS (di cui vi parlerò nei prossimi giorni) a Palermo.
Intanto auguro a tutti una serena estate, tempo di ripresa fisica e spirituale, tempo di incontri e amicizia, tempo di riscoperta della propria amicizia con il Signore, Dio della Vita.

Gianantonio don
 


giovedì 13 giugno 2013

FESTA DI S.ANTONIO DI PADOVA - PATRONO DELLA CUSTODIA DI TERRA SANTA

OGGI SIAMO IN FESTA!
 
S.ANTONIO DI PADOVA E' IL GRANDE PREDICATORE E PATRONO DELLA CUSTODIA DI TERRA SANTA!
 
DI SEGUITO UN TESTO DAI SUOI SCRITTI:


La predica è efficace quando parlano le opere

Dai «Discorsi» di sant'Antonio di Padova, sacerdote (I, 226)
Chi è pieno di Spirito Santo parla in diverse lingue. Le diverse lingue sono le varie testimonianze su Cristo: così parliamo agli altri di umiltà, di povertà, di pazienza e obbedienza, quando le mostriamo presenti in noi stessi. La predica è efficace, ha una sua eloquenza, quando parlano le opere. Cessino, ve ne prego, le parole, parlino le opere. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere, e così siamo maledetti dal Signore, perché egli maledì il fico, in cui non trovò frutto, ma solo foglie. «Una legge, dice Gregorio, si imponga al predicatore: metta in atto ciò che predica». Inutilmente vanta la conoscenza della legge colui che con le opere distrugge la sua dottrina.
Gli apostoli «cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito Santo dava loro il potere di esprimersi» (At 2, 4). Beato dunque chi parla secondo il dettame di questo Spirito e non secondo l'inclinazione del suo animo. Vi sono infatti alcuni che parlano secondo il loro spirito, rubano le parole degli altri e le propalano come proprie. Di costoro e dei loro simili il Signore dice a Geremia: «Perciò, eccomi contro i profeti, oracolo del Signore, che muovono la lingua per dare oracoli. Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri, dice il Signore, che li raccontano e traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati né ho dato alcun ordine. Essi non gioveranno affatto a questo popolo. Parola del Signore» (Ger 23, 30-32).
Parliamo quindi secondo quanto ci è dato dallo Spirito Santo, e supplichiamo umilmente che ci infonda la sua grazia per realizzare di nuovo il giorno di Pentecoste nella perfezione dei cinque sensi e nell'osservanza del decalogo. Preghiamolo che ci ricolmi di un potente spirito di contrizione e che accenda in noi le lingue di fuoco per la professione della fede, perché, ardenti e illuminati negli splendori dei santi, meritiamo di vedere Dio uno e trino.

AGGIUNGO ANCHE IL TE DEUM AL SIGNORE PER LA FELICE CONCLUSIONE DELLA SESSIONE ESTIVA DI ESAMI ED ANCHE DEL CURRICULUM PREVISTO PER LA LICENZA DI SCIENZE BIBLICHE ED ARCHEOLOGIA.
ORA IL VIA ALLA TESI!


Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.

O eterno Padre, *

tutta la terra ti adora.


A te cantano gli angeli *

e tutte le potenze dei cieli:

Santo, Santo, Santo *

il Signore Dio dell'universo.


I cieli e la terra *

sono pieni della tua gloria.

Ti acclama il coro degli apostoli *

e la candida schiera dei martiri;


le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *

la santa Chiesa proclama la tua gloria,

adora il tuo unico figlio, *

e lo Spirito Santo Paraclito.


O Cristo, re della gloria, *

eterno Figlio del Padre,

tu nascesti dalla Vergine Madre *

per la salvezza dell'uomo.


Vincitore della morte, *

hai aperto ai credenti il regno dei cieli.

Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *

Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.


Soccorri i tuoi figli, Signore, *

che hai redento col tuo sangue prezioso.

Accoglici nella tua gloria *

nell'assemblea dei santi.


Salva il tuo popolo, Signore, *

guida e proteggi i tuoi figli.

Ogni giorno ti benediciamo, *

lodiamo il tuo nome per sempre.


Degnati oggi, Signore, *

di custodirci senza peccato.

Sia sempre con noi la tua misericordia: *

in te abbiamo sperato.


Pietà di noi, Signore, *

pietà di noi.

Tu sei la nostra speranza, *

non saremo confusi in eterno.

 

sabato 8 giugno 2013

LINFA DELL'ULIVO NELL'AMBITO DEL FESTIVAL BIBLICO A VICENZA - TERZO GIORNO


SABATO 8 GIUGNO
Pellegrinaggio tra archeologia, natura e servizio
 
8.45 Introduzione ai lavori
9.00 dott.ssa B. Liussi: Sintesi delle maggiori scoperte archeologiche
nelle Terre Bibliche (2012/2013)
9.40 prof. M. Pazzini: Gli ulivi del Getsemani. La prospettiva biblica e
storica
10.00 dott. G. Caffulli: Ricerche sugli ulivi del Getsemani. La
datazione scientifica
10.30 -10.45 Coffee Break
10.45 M. Puricelli: Il pellegrinaggio come empatia con la natura
11.30 d. G. Violi: presentazione del libro “Terra di Gesù. Per una spiritualità della Terra Santa”
12.00 prof. G. A. M. Faccioli: presentazione del corso di laurea “Il Santuario
luogo del sacro, meta di pellegrinaggi e centro della civiltà” proposto
da ISSR Santa Maria di Monte Berico (VI)
12.15 Comunicazione sul “Magdala Project Open”: Inaugurazione del sito e
apertura a pellegrini e visitatori
12.30 Conclusione dei lavori
 
 


venerdì 7 giugno 2013

LINFA DELL'ULIVO NELL'AMBITO DEL FESTIVAL BIBLICO A VICENZA - SECONDO GIORNO

 
 
VENERDI’ 7 GIUGNO
I lavori di oggi
 
 
“Nel deserto preparate la via al Signore” (Isaia 40,3)
 
8.45 Introduzione ai lavori
 
9.00 prof. M. Waheeb: Il sito archeologico del Battesimo di Gesù, in Betania al di là del Giordano (in Giordania)
 
10.00 prof. M. Fidanzio: Qumran. La ricerca della storia e la storia della ricerca
10.45 -11.00 Coffee Break
 
11.00 prof. S. Paganini: Qumran, Gesù, Giovanni Battista e gli Esseni.
Quale rapporto?
 
12.00 Dibattito
12.30 Conclusione dei lavori
Venerdì 7 giugno
NEL POMERIGGIO
 
Gesù, Figlio del Padre e Maestro tra gli uomini
 
15.00 Accoglienza
 
15.15 Inizio lavori e introduzione
 
15.30 prof. R. Riesner: Il Rabbi Gesù e il movimento essenico
 
16.45 -17.00 Coffee break
 
17.00 prof. S. Barbaglia: La questione dibattuta della “fede di Gesù”
 
18.00 Dibattito
18.30 Conclusione dei lavori


giovedì 6 giugno 2013

AL VIA OGGI "LA LINFA DELL'ULIVO" NELLA GRANDE KERMESSE DEL FESTIVAL BIBLICO A VICENZA!



DI SEGUITO IL PROGRAMMA ODIERNO:

•• Programma ••
Liberi per Dio, la fede dal Battesimo
15.00 Accoglienza
15.15 Inizio lavori e introduzione
15.30 prof. M. Pazzini: Il significato del termine “fede” in ebraico e
nelle lingue semitiche
16.15 prof. F. Manns: La riscoperta del Battesimo come Nuova
Evangelizzazione
17.00 - 17.15 Coffee break
17.15 prof. D. Bahat: La fortezza di Masada e il messianismo politico
e religioso
18.15 Dibattito
19.00 Conclusione dei lavori
 
PER INFORMAZIONI: www.linfadellulivo.it o al n. 0444-327146


martedì 4 giugno 2013

MAGDALA-TARICHEA SUL LAGO DI GALILEA


La Maddalena rinata dai resti della sua città
da Avvenire 31.05.2013
Contenuto Articolo

In pellegrinaggio tra le rovine di Magdala. Per incontrare in Terra Santa la figura della Maddalena al di là del mito alimentato da una certa letteratura. E per scoprire anche tanti altri aspetti fino a ora inediti, legati alla predicazione di Gesù sul Lago di Galilea. È quanto già dall’autunno prossimo si potrà fare grazie all’apertura del nuovo sito archeologico di Magdala, tra Tiberiade e Cafarnao. L’annuncio verrà dato nell’ambito di Linfa dell’Ulivo, il focus sulla Terra Santa proposto in questi giorni all’interno del Festival biblico di Vicenza. E la concomitanza non è affatto casuale: proprio all’Ufficio diocesano pellegrinaggi di Vicenza la Custodia di Terra Santa (che ha coordinato gli scavi) ha affidato la gestione del sito di Magdala. Concretamente una sessantina di volontari veneti opportunamente formati si alterneranno a piccoli gruppi sul sito garantendo così continuativamente l’apertura e l’accoglienza ai gruppi di pellegrini.

«È una formula nuova anche per la Custodia di Terra Santa – commenta don Raimondo Sinibaldi, direttore dell’Ufficio diocesano pellegrinaggi di Vicenza e regista dell’iniziativa –. Ma nuova vuole essere soprattutto l’impostazione che abbiamo voluto dare alla visita di questo sito archeologico. Per la prima volta, infatti, si è scelto di far emergere dai reperti tre tematiche ben precise legate alla vita di Gesù, sulle quali aiutare a focalizzare l’attenzione. Questo per collegare maggiormente la visita a un sito archeologico alla dimensione biblica e anche esistenziale del pellegrinaggio. L’idea è che Magdala diventi un po’ un esempio a partire dal quale ripensare anche altre aree archeologiche della Terra Santa». Tra i luoghi che i visitatori scopriranno nel nuovo sito quello che è destinato a colpire maggiormente sono i resti della torre: proprio qui, infatti, l’attenzione si concentrerà su Maria di Magdala e, più in generale, sul tema del rapporto tra Gesù e le donne. La scelta della torre ha una ragione ben precisa: si tratta infatti di una struttura utilizzata per l’essiccazione dei pesci e la produzione del garum, una salsa ricercatissima in età romana, che fece diventare questa la città più importante di tutta la zona. Vi sono stime che attribuiscono a Magdala 40 mila abitanti ai tempi di Gesù; di certo, considerata la quantità di monete e contenitori di unguenti preziosi ritrovati negli scavi, doveva essere una città molto ricca. Di qui un’ipotesi secondo la quale la Maddalena sarebbe stata una donna di una famiglia benestante, arricchitasi con questo tipo di attività. Proprio l’incrocio tra il dato evangelico e il contesto permetterà dunque ai pellegrini di tratteggiare un profilo più preciso.

Altro punto di grande impatto sarà il tratto di 83 metri della Via Maris riemerso a Magdala: percorrerlo sarà l’occasione per cogliere l’importanza di questa via di comunicazione che congiungeva Damasco al mare, rendendo la Galilea un grande crocevia. Ma sarà lo spunto anche per affrontare il tema più generale di Gesù e la via: i suoi incontri sulle strade degli uomini, ma anche il suo proporsi lui stesso come via. Infine il terzo grande polo sarà il porto di età erodiana (cioè proprio dei tempi di Gesù) scoperto dagli archeologi in un’area da dove il lago si è ritirato ormai da secoli. Il tema associato sarà in questo caso quello di Gesù che si dirige all’altra riva, quella delle città pagane e del mondo ellenistico, e il suo modo di evangelizzazione vissuto in movimento verso tutti.​
 
Giorgio Bernardelli
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