giovedì 28 novembre 2013

SCOPERTE



Inebriante scoperta in Galilea: 
una cantina di 3.600 anni fa
Conteneva 40 giare di vino per banchetti a palazzo da 500 invitati

Di Daniel Siryoti

Gli archeologi dell’Università di Haifa e di due università americane hanno scoperto un’antica cantina a Tel Kabri, nella Galilea occidentale. “E’ una scoperta molto importante – ha detto Eric Cline, della George Washington University – Per quanto ne sappiamo, è la più grande e più antica cantina nell’antico oriente”.
Sono state rinvenute quaranta giare per un volume totale di 2.000 litri, che rappresenta l’equivalente di una cantina moderna con 3.000 bottiglie.
La stagione di scavi attualmente in corso a Tel Kabri, guidata da Assaf Yasur-Landau, dell’Istituto Leon Recanati per gli Studi Marittimi presso l’Università di Haifa, insieme Eric Cline della George Washington University e ad Andrew Koh della Brandeis University, si è concentrata sul palazzo dei governanti della città, costruito circa 3.850 anni fa nel periodo del Bronzo Medio. Il palazzo rimase in piedi per almeno 300 anni e a un certo punto copriva una superficie di 6.000 metri quadrati su almeno due piani.
Nelle stagioni precedenti, spiega Yasur-Landau, gli archeologi hanno scoperto un’enorme sala banchetti con residui di festini a base di carne per oltre 500 persone. Ogni ospite aveva ricevuto tagli di carne da 500 grammi. Ora, lui e i suoi colleghi hanno trovato la imponente raccolta di vino con cui i convitati innaffiavano tutta quella carne. Gli archeologi hanno scoperto un magazzino di circa 15 metri quadrati, accanto alla sala del banchetto. In un primo momento avevano trovato una sola giara, alta circa un metro. Scavando ulteriormente sono venute alla luce molte altre giare fino a scoprire che il vano ne conteneva non meno di 40. Non è stato subito chiaro che le giare contenevano vino. Poi Koh, un esperto in chimica archeologica e studi classici, analizzando i materiali organici che coprivano le giare, ha trovato tracce di componenti di base del vino come l’acido tartarico. Ha trovato anche tracce di composti che all’epoca erano popolari ingredienti del vino: la resina di terebinto, miele, menta, bacche di ginepro. Sono ingredienti molto simili a quelli utilizzati per 2000 anni in un vino medicinale egiziano. “Questo non era vino fatto in casa da dilettanti – osserva Koh – Ogni singola giara conteneva vino fatto secondo la stessa ricetta, nelle stesse esatte proporzioni”. Per gli archeologi, il passo successivo sarà quello di cercare di ricostruire la ricetta e riprodurre il vino di 3.600 anni fa.
(Da: Israel ha Yom, 24.11.13)

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