mercoledì 6 dicembre 2017

TRA I "GIGANTI" DELLO STUDIUM BIBLICUM FRANCISCANUM, OGGI LA MEMORIA DELLA SALITA AL CIELO DI PADRE VIRGILIO CORBO OFM (8.7.1918 - 6.12.1991)



Scavi a Macheronte (Giordania) 1978-1981. In alto sotto l'ombrellone p. Virgilio alla direzione di scavo. (foto Archivio SBF - Gerusalemme)

Ricordiamo Padre Virgilio Canio Corbo nel giorno dell'anniversario della salita al Cielo. La memoria ci è particolarmente cara in quanto fu uno dei "giganti" nella storia dello Studium Biblicum Franciscanum e nella ricerca archeologica legata ai Luoghi Santi del Nuovo Testamento. In particolare la ricerca condotta presso Cafarnao attorno al lago di Galilea portò la scoperta della casa dell'apostolo Pietro e del villaggio/città del Nuovo Testamento. Possiamo leggere qualche parola scritta da p.Virgilio nel rapporto di scavo su Cafarnao. La foto conclusiva riporta p. Virgilio (in piedi) mentre guarda il confratello p. Stanislao Loffreda durante lo scavo di Cafarnao.


L'INSULA SACRA (la stanza venerata sulla casa di Pietro apostolo)

“Lo scavo dell'insula sacra ci ha permesso di tracciare un piano più accurato e completo di un edificio ottagonale, già scavato parzialmente agli inizi del secolo. Attraverso il ritrovamento di una vasca battesimale sul lato orientale, è stato possibile accertare il carattere cristiano dell'edificio, il quale - in base ai ritrovati - va datato verso gli inizi del periodo bizantino.
Il suddetto livello bizantino è preceduto da un livello del periodo romano tardivo la cui nota distintiva è costituita da una domus ecclesia separata dal resto della città da un imponente muro di cinta.
A partire da questo livello sono state praticate diverse trincee attraverso le quali si è potuto seguire la lunga storia di questa insula a cominciare dal tardo periodo ellenistico.
In base ai ritrovati archeologici e alle fonti letterarie, una di queste umili abitazioni è stata identificata come la casa di San Pietro. Attorno a questa abitazione, già trasformata in domus ecclesia nel periodo romano antico, visse ininterrottamente una comunità di Giudeo-cristiani fino a quando i Bizantini smantellarono i vecchi edifici per erigervi un edificio più armonioso a pianta centrale”.
  
Grazie P. Virgilio! Tutto il bene, la ricerca, gli studi e gli scavi offerti non sono andati persi ma ne beneficiamo tutti!

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